I dati economici e finanziari del Consorzio per il Sistema Informativo Piemonte sono positivi: l’Assemblea dei Soci del Csi Piemonte, presieduta dall’Assessore al Bilancio della Regione Piemonte Andrea Tronzano, ha approvato ieri pomeriggio il rendiconto semestrale sullo stato di attuazione del Piano annuale delle attività e sull’andamento economico del Consorzio al 30 giugno 2019. Rispetto al primo semestre 2018 – si legge in una nota – il valore della produzione del Csi risulta in crescita e si attesta a 65,6 milioni di euro (+7,7%). Sotto il profilo patrimoniale e finanziario si registra un miglioramento del volume del credito verso i clienti (-24,7%), un saldo positivo netto (+3,7 milioni di euro) per ciò che concerne l’esposizione finanziaria e un calo degli oneri finanziari (da 342 a 130 mila euro).
Durante la seduta è stato inoltre nominato il nuovo Comitato Tecnico Scientifico del Consorzio di Enti pubblici attivo nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: Marco Aldinucci, Silvio Alovisio, Pier Paolo Patrucco, Fulvio Corno, Isabella Lami, Massimiliano Piacenza, Daniele Panzieri (designati dagli Atenei) e Alessandro Risso, Mariangela Poletto, Raffaele Fabbri, Carla Bue, Giusto Viglino, Roberto Arione, Elena Miglia (designati dagli Enti Consorziati Ordinari).
L’Assemblea infine ha anche ratificato la richiesta di consorziamento del Comune di Asti e di Finpiemonte, portando così a 122 il numero complessivo degli Enti Consorziati.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati del primo semestre”, ha commentato il Direttore Generale del Csi, Pietro Pacini. “Sono dati che testimoniano la validità del Piano Strategico 2019-2021 che ha avviato un grande progetto di riorganizzazione e rilancio del Consorzio. Il risultato è oggi un’azienda che si presenta come un vero e proprio ecosistema a disposizione del settore pubblico e di quello privato. Abbiamo importanti infrastrutture, da due data center certificati a tutta una serie di soluzioni cloud, amministriamo e gestiamo i dati dalla pubblica amministrazione, e realizziamo servizi che vengono utilizzati quotidianamente da enti, cittadini e imprese”.
Negli ultimi mesi il Consorzio ha raggiunto infatti obiettivi importanti. Lo scorso marzo è diventato Cloud Service Provider qualificato da AgId, che ha certificato l’affidabilità e la sicurezza delle sue infrastrutture. A luglio il Data Center del Csi è stato ufficialmente dichiarato da AgId candidabile a diventare Polo Strategico Nazionale, entrando a far parte di un primo gruppo ristretto di strutture potenzialmente adatte al ruolo. Per il Csi, e per tutta la pubblica amministrazione piemontese, si tratterebbe di un traguardo fondamentale.
Infine, i dati. Un settore chiave che l’azienda ha scelto di valorizzare dedicandogli uno degli otto nuovi centri di competenza. Sul tema il Csi ha ricevuto recentemente due importanti riconoscimenti. Yucca, la Smart Data Platform realizzata per la Regione Piemonte a luglio si è aggiudicata l’OpenGov Champion promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e a giugno ha vinto lo Sharing & Reuse Award 2019 della Commissione Europea, un contest internazionale a cui hanno preso parte 68 soluzioni provenienti da 20 paesi europei. Yucca è stata giudicata la migliore soluzione tecnologica condivisa dedicata a pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese ed è stato l’unico caso a livello italiano.
Per Pietro Pacini “si tratta di riconoscimenti fondamentali, che ci confermano che il percorso intrapreso è quello corretto e che il Csi può davvero essere un player importante anche a livello nazionale. Continueremo questo percorso intercettando tutte le possibili occasioni di innovazione attraverso una costante attenzione ai costi”.