REGULATION

Privacy, Mark Zuckerberg pronto a collaborare con il Congresso Usa

A cena a Washington D.C. in veste ufficiale il numero uno di Facebook ha discusso con alcuni senatori anche di concorrenza e tutela della democrazia. In vista nuove regole per tutte le Internet company

Pubblicato il 19 Set 2019

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Regulation sui colossi di Internet americani, se ne parla (anche) a cena. Il ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, si è incontrato in un ristorante di Washington D.C. con un gruppo di senatori degli Stati Uniti per discutere delle regole per il mondo hitech e per i social media in particolare, un tema che il Congresso Usa ha messo all’ordine del giorno dopo lo scandalo Cambridge Analytica. Facebook è un osservato speciale per i problemi inerenti la privacy e la gestione dei dati personali, ma i parlamentari e i regolatori americani si preoccupano anche per le ingerenze straniere nella politica e di questioni antitrust (per le quali sono sotto la lente anche i colossi Google, Amazon e Apple).

L’invito a cena con dibattito sulla regulation è stato organizzato dal senatore Democratico della Virginia Mark Warner su richiesta di Facebook e ha incluso sei senatori. Warner, vice presidente del Senate Intelligence Committee, è uno dei principali sostenitori dell’esigenza di introdurre regole più severe sul settore hitech. Per Zuckerberg si tratta della prima visita ufficiale a Washington dopo le udienze al Congresso nel 2018, quando è stato chiamato a testimoniare sul datagate.

Facebook ha confermato che il suo ceo si è incontrato nella capitale con i senatori per discutere delle regole per il mondo Internet. “Si è parlato di diversi temi tra cui il ruolo e le responsabilità delle piattaforme di social media nel tutelare la nostra democrazia e quali misure il Congresso può adottare per difendere le nostre elezioni, proteggere i dati dei consumatori e stimolare la concorrenza nel settore dei social media”.

Alla cena ufficiale ha preso parte anche il Senatore Richard Blumenthal, Democratico del Connecticut e membro sia della commissione Giustizia che della commissione Commercio del Senato. Blumenthal ha già messo sulla griglia Facebook su temi come le pratiche per la rimozione dei contenuti violenti e hate speech. Il Senatore del Connecticut ha anche chiesto alla Federal trade commission (Ftc) e al dipartimento di Giustizia di accelerare i tempi della loro inchiesta sulle Big Tech in merito alle questioni antitrust.

Nella giornata di oggi, invece, Zuckerberg ha fissato incontri con altri senatori, tra cui Mike Lee, Repubblicano dello Utah e presidente dell’antitrust subcommittee.

A luglio Facebook è stata multata per 5 miliardi di dollari dalla Ftc per il caso Cambrige Analytica e la violazione degli impegni sulla protezione dei dati.

Ftc e dipartimento di Giustizia hanno aperto ad agosto un’indagine sulle principali piattaforme tecnologiche online per capire se stiano soffocando la concorrenza cercando di rispondere a “timori diffusi” che riguardano “motori di ricerca, social media e alcuni servizi al dettaglio online”.

Da parte sua la commissione Giustizia della Camera dei rappresentanti ha inviato questo mese ad Amazon, Apple, Facebook e Google la richiesta di produrre documenti sulle attività di fusione & acquisizione per verificare la compatibilità con le norme antitrust.

Il Senato ha segnalato poi che la sua commissione Antitrust, che si riunirà a fine mese, intende affrontare le preoccupazioni relative alle pratiche anticompetitive dei giganti del tech. L’obiettivo sarà capire se queste aziende stiano cercando, per esempio, di comprare i loro avversari più piccoli come sistema per eliminare la concorrenza.

Separatamente, ma sempre per questioni antitrust, i procuratori generali di otto Stati Usa, tra cui quello di New York, stanno investigando su Facebook, mentre 48 Stati più il District of Columbia e Portorico partecipano a un’inchiesta su Google.

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