Crescono i Paesi europei dove i cittadini italiani possono usare Spid per accedere ai servizi pubblici. Con l’adesione del Regno Unito salgono a 14 i Paesi europei che hanno aderito al nodo eIdas italiano. Il Regno Unito, ancora formalmente non uscito dall’Unione Europea, applica il regolamento che impone di rendere accessibili i servizi pubblici online tramite tutte le identità digitali degli Stati membri
I cittadini del nostro Paese possono accedere ai servizi pubblici britannici semplicemente attraverso Spid, collegandosi dal proprio smartphone o pc.
Oltre al Regno Unito, si sono recentemente connesse al nodo anche l’Austria e la Danimarca. Ad oggi gli Stati che consentono ai cittadini italiani l’accesso ai loro servizi digitali via Spid – e prossimamente anche con Cie – ammontano a 14: oltre a Lussemburgo, Lettonia, Slovenia, Olanda, Malta, Spagna, Estonia, Svezia, Grecia, Belgio e Norvegia.
Continua, dunque, il percorso di piena applicazione da parte degli Stati del Regolamento eIdas. Il regolamento impone alle pubbliche amministrazioni di rendere accessibili i propri servizi tramite le identità digitali degli Stati Membri. Fornisce, inoltre, una base normativa comune per interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e PA e incrementa la sicurezza e l’efficacia dei servizi elettronici e delle transazioni di e-business e commercio elettronico nell’Unione Europea.
Che cos’è il Login eIDAS
Il nodo eIdas italiano è stato realizzato attraverso il progetto Cef-Ficep dell’Agenzia per l’Italia Digitale in collaborazione con il Politecnico di Torino, Infocert e Tim, secondo i requisiti tecnici fissati dalla Commissione Europea. E’ stato realizzato nell’ambito del programma Cef (Connecting Europe Facility).
Attivando il Login eIdas, le amministrazioni italiane che già rendono disponibili i propri servizi online attraverso Spid estendono la fruizione degli stessi anche ai cittadini dell’Unione Europea, che vi possono così accedere tramite le eID (identità digitali) dei Paesi di provenienza.
Allo stesso tempo gli altri Stati Ue, attraverso i loro rispettivi nodi eIdas, possono consentire l’accesso ai loro servizi ai cittadini italiani provvisti di Spid, che, semplicemente cliccando sui siti web delle amministrazioni prescelte, hanno la possibilità di usufruire di un’ampia rosa di servizi: alcune PA consentono la dichiarazione dei redditi online, altre il cambio di residenza, altre ancora il pagamento delle multe o delle imposte locali.