Collaborare in nome della cittadinanza digitale. In un post su Facebook la ministra della PA, Fabiana Dadone, ha dato notizia della collaborazione avviata con la collega Paola Pisano, titolare del ministero dell’Innovazione e Digitalizzazione.
“Al lavoro con Paola Pisano, ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione – scrive Dadone sul social – I nostri dipartimenti si coordineranno spesso per accelerare i progetti di semplificazione della Pubblica Amministrazione”.
Nei giorni scorsi Dadone aveva delineato la strategia per dare sprint alla PA digitale: al centro la cittadinanza digitale. Il cui percorso il governo si impegna a completare in tempi rapidi. ”Completare il percorso verso la cittadinanza digitale significa avvicinare davvero la PA alle persone, alzando la qualità dei servizi con immenso risparmio di tempo per loro e una reale semplicità di fruizione- spiegava Dadone – L’Agenda digitale italiana ha precisi obiettivi di efficienza e semplificazione da perseguire. In tal senso ciascuna amministrazione ha responsabilità chiare rispetto alla transizione digitale, non a caso deve individuare al suo interno un responsabile di questo processo”.
Per raggiungere questi obiettivi digitali, Dadone punta sul pieno ricambio generazionale con lo sblocco completo del turn over, con “l’ingresso di nuove e specifiche professionalità legate alla digitalizzazione”.
La vision di Paola Pisano
La cittadinanza digitale, che in sostanza sigifica diritto all’accesso online ai servizi pubblici sarà dunque il bando di prova del governo. Governo pronto ad osare sul fronte innovazione, così come spiegato dalla ministra Paola Pisano.
“Pensiamo in modo dirompente, tecnologico, etico, sociale e ambientale”, ha detto Pisano in occasione della prima riunione “strategica e di visione” con il Team per la Trasformazione digitale, guidato da Luca Attias.
“Creiamo nuove opportunità, grazie alle innovazioni di frontiera, semplifichiamo la vita ai cittadini e agli stakeholder grazie alla digitalizzazione. Le imprese e la PA ne sono un esempio”, scriveva su Facebook Pisano. E spiegava: “ci sono tutte le condizioni per innovare e se non riusciremo ad attrarre e utilizzare correttamente le nuove tecnologie sarà – avverte – una nostra responsabilità”.