Missione internazionalizzazione per Siav. La software house, che nel 2018 ha chiuso con una crescita di oltre il 18% e un fatturato record che ha superato i 20 milioni, si prepara a mettere a disposizione anche dei mercati esteri know how e servizi. Il presidente Alfieri Voltan delinea a CorCom la strategia.
Presidente, Siav si appresta a “conquistare” i mercati esteri. In che modo?
La nostra “testa d’ariete” sarà la piattaforma Silloge che a breve sarà messa a disposizione di un grande ente pubblico. La piattaforma open source ha già avuto un importante riconoscimento internazionale, essendo stata definita da Forrester la migliore “New Generation Platform” a livello mondiale. Forti di questo risultato siamo pronti alla sfida dell’internazionalizzazione.
Cosa offre Silloge ai clienti?
Silloge è una piattaforma di Enterprise Information Management in grado di costruire per ogni organizzazione un Digital Workplace a 360°. Velocizza la gestione di documenti, informazioni e processi. Grazie a Silloge si possono creare contenuti digitali direttamente dalla piattaforma in modalità collaborativa, facilitando l’organizzazione del lavoro nel rispetto dei processi aziendali. Il fatto che sia basato su tecnologie open source, inoltre, lo rende uno strumento ideale per la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, a norma con i requisiti per le piattaforme documentali della PA.
Silloge è il frutto di un impegno costante e crescente nelle attività di R&S…
In Siav esiste una divisione ad hoc per la Ricerca & Sviluppo, dove i nostri esperti collaborano con importanti istituzioni accademiche italiane del calibro della Sapienza di Roma e del Politecnico di Milano ma anche con università straniere, come quelle di Mosca, Eindhoven, Tartu. Teniamo dunque sotto controllo continuo le evoluzioni tecnologiche e, oggi, guardiamo con grande attenzione all’intelligenza artificiale, alla blockchain e alla cybersecurity. Per lo sviluppo di Silloge, ad esempio, abbiamo investito somme a 8 cifre e siamo pronti ad investirne ancora per migliorare la piattaforma e renderla sempre più in grado di rispondere alle esigenze dei clienti.
Siav ha ottenuto risultati record nel 2018. Quali sono stati i driver?
Siamo un’azienda con un trend di crescita costante. Lo scorso anno abbiamo beneficiato certamente di fattori contingenti come l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica B2B: sono stati oltre 5 mila i clienti che hanno scelto le nostre soluzioni. E questo ha avuto anche implicazioni sulle altre tappe del “ciclo di business”, come la gestione dell’ordine oppure degli incassi. Ci caratterizziamo, dunque, non solo come provider di soluzioni e servizi ma come vero e proprio abilitatore di processi digitali. Una caratterizzazione che rappresenta un valore aggiunto nel mercato e che ci permetterà di crescere anche nel 2019 con una stima del +15%. Altro driver è stata l’aggiudicazione della gara Sgi di Consip che ci ha permesso di aggiungere 15 nuovi grandi clienti nel settore della Sanità.
L’aumento di volumi di business e fatturato vi porterà anche a fare nuove assunzioni?
Nel 2019 abbiamo già assunto circa 40 nuovi collaboratori che si vanno ad aggiungere alle 42 assunzioni del 2018. Attualmente in Siav operano 250 persone che a breve raggiungeranno quota 320, a valle di una importante acquisizione che stiamo per finalizzare. Tipicamente apriamo le porte a sviluppatori e tecnici informatici specializzati in data center, configurazione e installazione, in grado di offrire al cliente anche servizi di consulenza applicativa e di archivistica. Il ruolo della consulenza, intesa come accompagnamento verso la trasformazione dei processi, è per noi cruciale. Motivo per cui mettiamo a disposizione dei clienti uno strumento ad hoc.
Di che si tratta?
Abbiamo costituito un Osservatorio Normativo che si occupa di monitorare le leggi, le regole tecniche e le circolari che riguardano la dematerializzazione per dare conto ai clienti delle novità ma anche per verificare costantemente l’aderenza alle normative vigenti. L’Osservatorio ha già emesso documenti su temi quali Contratti Pubblici, Bollo Telematico, Fattura Elettronica B2B, Dichiarazione dei Redditi e Spid.
Siav ha un punto di vista privilegiato sul mercato digitale, essendo una delle più importanti software house d’Italia. A suo avviso, cosa dovrebbero fare il governo e le istituzioni tutte per fare in modo di “spingere” verso un’Italia 4.0?
Il modello da seguire è quello utilizzato per la fatturazione elettronica: obbligo normativo all’utilizzo di strumenti digitali e monitoraggio stringente. Questa strategia ci ha permesso di diventare leader mondiale sulla e-fattura. Oggi guardo con favore all’evoluzione, ad esempio, di PagoPA, la piattaforma pubblica di pagamenti che permetterà di semplificare, velocizzare e controllare i flussi finanziari in maniera più agevole ed efficace.
Siav non offre solo soluzioni e consulenza digitale, è anche impegnata a diffondere cultura…
Nel 2009 abbiamo dato vita alla Fondazione Siav Academy con l’obiettivo di veicolare tutte le attività di carattere scientifico, culturale e sociale dell’azienda. Nell’ambito dei Beni Culturali operiamo attraverso sponsorizzazioni e attività progettuali dedicate alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed artistico tramite l’utilizzo innovativo delle tecnologie informatiche. La Fondazione è attiva anche nell’organizzazione di convegni, corsi e seminari, per la formazione, lo sviluppo e la diffusione della conoscenza sui temi della dematerializzazione e dell’Amministrazione Digitale. Tra questi, il Convegno “Verso la trasformazione digitale della PA” e le iniziative svolte nell’ambito dell’Associazioni Amici dell’Accademia dei Lincei.