Alibaba ha presentato Hanguang 800, il suo primo chip proprietario che supporterà algoritmi di intelligenza artificiale e darà lo sprint alla sua attività di fornitore di servizi di cloud computing. Il colosso cinese, attivo sui due fronti delle vendite online e del cloud, intende così alzare l’asticella nella competizione con l’omologa americana Amazon, che attualmente domina il mercato dei servizi sulla nuvola. Col chip proprietario Alibaba risponde anche alle ambizioni del governo della Cina di sviluppare l’industria nazionale dei semiconduttori e dei sistemi Ai per sostenere il primato tecnologico e economico cinese minacciato dalla guerra dei dazi con gli Stati Uniti.
Testato internamente per e-commerce e advertising
Alibaba ha affermato che Hanguang 800 può ridurre drasticamente i tempi di elaborazione: per alcuni calcoli si passa da un’ora a cinque minuti. Il chip è al momento usato “internamente” per le attività della stessa Alibaba, come la ricerca dei prodotti e la traduzione automatica sui suoi siti di e-commerce, le raccomandazioni personalizzate, la pubblicità e il customer service intelligente.
“Nel vicino futuro pensiamo di mettere questa potenza anche a disposizione dei nostri clienti dando accesso, tramite la nostra attività cloud, al computing avanzato reso possibile da questo chip in qualunque momento e qualunque luogo”, secondo la dichirazione ufficiale di Jeff Zhang, chief technology officer di Alibaba.
In arrivo nuovi prodotti cloud
Un portavoce dell’azienda cinese ha confermato alla testata americana Cnbc.com che Alibaba non intende vendere il chip da solo ma lo userà per alimentare i suoi prodotti di cloud computing. Ciò permetterà di lanciare nuovi servizi per i clienti e rafforzare quella che rappresenta la divisione a più alto tasso di crescita per l’azienda cinese. Il top management ha sottolineato che la strategia di Alibaba punta ad allargare il peso del business della nuvola.
Alibaba è il principale cloud provider in Cina e nella top five su scala globale. Amazon resta in vetta nella classifica mondiale, seguita un’altra azienda americana, Microsoft, mentre sul mercato cinese Tencent cresce a ritmi veloci. Alibaba punta su innovazioni come il chip Ai per attrarre un numero crescente di clienti e restare competitiva.
Semiconduttori Made in China
L’ingresso di Alibaba nella produzione dei semiconduttori è in linea con le strategie seguite da altri colossi industriali cinesi e rispetta le indicazioni che arrivano da Pechino, che vuole fare del paese un leader delle tecnologie più avanzate e liberarsi dalla pesante dipendenza dalle componenti che arrivano dagli Stati Uniti, ora più incerte e costose per effetto della trade war.
Anche il gigante delle attrezzature e dispositivi di telecomunicazione Huawei è entrato nell’arena presentando lo scorso mese il semiconduttore Ai proprietario chiamato Acend 910 e destinato ai data center. Huawei lo ha definito come il processore Ai più potente al mondo. Le applicazioni Ai richiedono enormi quantità di dati per “istruire” gli algoritmi smart e e un chip dedicato garantisce potenza e velocità di calcolo.
I semiconduttori sono uno dei cardini della strategia di Pechino “Made in China 2025”, che intende potenziare la produzione nazionale di beni e servizi ad altissimo valore aggiunto. Sui chip l’obiettivo della Cina è coprire il 40% del fabbisogno interno con prodotti nazionali entro il 2020; la quota dovrà essere portata al 70% entro il 2025.