Nuova strategia per Amazon che punta a ridurre la propria dipendenza dall’e-commerce. L’azienda è in trattativa per spingere Amazon Go, la tecnologia di pagamento cashless, anche fuori dagli shop Amazon dove attualmente viene adottata: negli shop degli aeroporti, ma anche al cinema.
L’obiettivo, annotano gli osservatori, è la crescita della presenza della società nel commercio al dettaglio così da ridurre la dipendenza dallo shopping online, ma a un ritmo più rapido e a costi inferiori rispetto alla realizzazione dei propri negozi. Allo stesso tempo potrebbe aiutare Amazon a creare accordi con aziende che al momento considerano Amazon come concorrenza: una strategia che potrebbe impattare positivamente anche sul business del cloud.
La trattativa riguarda in particolare i negozi della catena Cibo Express negli aeroporti, ma anche le sale cinematografiche Cineworld e – altra ipotesi – gli stand negli stadi di baseball.
Amazon punta di iniziare a installare la tecnologia già nel primo trimestre del 2020: il processo di aggiornamento richiederebbe solo due settimane. Allo studio diversi modelli di business per i rapporti con le terze parti. In ballo l’ipotesi di una percentuale sulle vendite o una tariffa mensile in capo ai rivenditori.
Amazon Go: come funziona
La società guidata da Jeff Bezos conta già 16 negozi Amazon Go: grazie a una app dedicata i clienti possono prendere i prodotti dagli scaffali ed uscire senza passare dalle casse: la ricevuta arriva sul telefono qualche minuto dopo. Alla base della tecnologia, sistemi per la visione artificiale, algoritmi di deep learning e sensori in grado di automatizzare gran parte delle fasi di acquisto e pagamento associati a una transazione al dettaglio. I clienti devono scaricare l’app Amazon Go per iOs e Android, collegata al proprio account Amazon, prima di acquistare nello store. Il soffitto del negozio ha più telecamere e gli scaffali dei negozi hanno sensori di peso per rilevare quali articoli sono stati presi da un cliente.