ITALIA DIGITALE

E-fattura B2B, via alle sanzioni. Obbligo in vista anche per i forfettari?

E’ terminato il periodo di moratoria per gli inadempienti. Intanto il governo punta ad introdurre il servizio telematico anche per i titolari di partita Iva in regime agevolato

Pubblicato il 02 Ott 2019

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Stop alla moratoria sulle sanzioni per la e-fattura B2B. Dal 1° ottobre termina definitivamente il periodo introdotto per agevolare i primi mesi di decorrenza del nuovo obbligo, grazie al quale non sono state applicate sanzioni in caso di emissione di fattura elettronica oltre la dead line stabilita dalle legge ma comunque entro il termine per la liquidazione periodica. Nel caso in cui, invece, la fattura è stata emessa entro il termine del mese o trimestre successivo, la multa è stata ridotta dell’80%.

E-fattura in vista anche per i forfettari?

Attualmente i titolari di partita Iva in regime forfettario non sono obbligati ad emettere fattura elettronica. Nella manovra 2020 il governo – secondo indiscrezioni – sarebbe intenzione ad estendere l’obbligo anche per questa tipologia di contribuenti emissione di fattura elettronica per i contribuenti che aderiscono a questo regime fiscale. Due gli obiettivi: rafforzare gli strumenti di contrasto all’evasione e dare una spinta alla digitalizzazione della pubblica amministrazione.

Il Mef stima quattro miliardi in più di Iva a fine anno con la fatturazione elettronica basandosi sui numeri del gettito dei primi sei mesi del 2019: proiettando a fine anno l’andamento delle entrate dell’imposta sul valore aggiunto per gli scambi interni, pari a più di 350 milioni al mese finora, l’Iva farebbe registrare un maggior gettito molto vicino ai 4 miliardi di euro, se non addirittura superiore.

I numeri della e-fattura B2B a sei mesi dall’obbligo

A luglio, a sei mesi dall’avvio,  l’e-fattura supera il miliardo di file trasmessi, tramite il Sistema di interscambio dell’Agenzia, da parte di 3,3 milioni di operatori in tutta Italia. Sono i dati registrati al 6 luglio 2019, a sei mesi dall’esordio del nuovo sistema che ha consentito di gestire elettronicamente un volume di transazioni con un valore di 1.689 miliardi di euro, tra imponibile e imposta. A guidare la classifica delle grandi città è Milano, con oltre 257 milioni di e-fatture trasmesse al 2 luglio da quasi 215mila operatori. Segue Roma, che fa registrare quasi 196 milioni di file inviati da circa 221mila cedenti.

Dll’Agenzia per agevolare gli operatori, nei primi sei mesi, sono state rilasciate circa 8 milioni di deleghe per i servizi del sistema Fatture e corrispettivi, di cui 2,5 milioni tramite gli uffici delle Entrate e 5,5 milioni attraverso le altre modalità (modalità massiva, diretta e puntuale). Sfiorano quota 3,8 milioni, infine, le richieste di generazione del Qr code da mostrare al fornitore tramite smartphone, tablet o su carta, per consentirgli di acquisire in automatico i dati del cliente.

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