AGENDA DIGITALE

Videogiochi, credito di imposta e detrazione degli utili: la proposta del Pdl

Il provvedimento presentato al governo punta a spingere il mercato. Aesvi: “Passo storico per lo sviluppo del settore”

Pubblicato il 11 Apr 2012

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Misure di sostegno fiscale a favore delle imprese videoludiche, come credito d’imposta e detrazione degli utili reinvestiti per la produzione di videogiochi da parte di imprese italiane, oltre che credito d’imposta per la distribuzione di videogiochi realizzati sul territorio italiano, per gli investimenti di venture capital dedicati alle imprese del settore e per progetti di ricerca realizzati in collaborazione con Università o enti pubblici di ricerca. Sono questi i punti salienti della proposta di legge sull’Agenda Digitale presentata oggi al Governo dal Pdl, a firma dei deputatiPalmieri, Angelino Alfano, Brunetta, Romani, Stanca, Baldelli, Bergamini, Calabria, Cassinelli, Garofalo, Murgia, Valducci, Vignali.

La proposta di legge arriva in un momento storico in cui diversi paesi europei stanno iniziando a riconoscere nell’industria dell’intrattenimento interattivo uno dei pilastri su cui investire per lo sviluppo dell’innovazione e dell’economia digitale. Non da ultimo la Gran Bretagna che, proprio un mese fa, ha annunciato la volontà di introdurre agevolazioni fiscali per il settore, nell’ambito del piano del Governo di far diventare il paese il più grande hub tecnologico d’Europa.

In uno scenario competitivo sempre più internazionale, poter beneficiare di misure di sostegno fiscale come quelle previste nella proposta di legge potrà facilitare l’affermazione della creatività italiana nel mondo e dare impulso alla creazione nel nostro paese di un distretto produttivo florido capace di attrarre investimenti anche dall’estero e impiegare un numero crescente di addetti.

“La proposta di legge sull’Agenda Digitale presentata oggi al Governo dal PdL rappresenta un passo storico per lo sviluppo del settore dei videogiochi in Italia. Negli ultimi anni abbiamo, infatti, assistito all’affermazione su scala globale di paesi come il Canada, la Svezia o la Finlandia, anche grazie alle politiche d’incentivazione fiscale messe in campo dalle istituzioni nazionali – spiega Thalita Malagò, Segretario Generale di Aesvi –“La nostra Associazione è orgogliosa di aver dato il proprio contributo alla riflessione sul tema soprattutto attraverso il Games Forum, che organizziamo da tre anni a questa parte presso la Camera dei Deputati in collaborazione con l’On. Antonio Palmieri e che lo scorso anno ha visto al centro del dibattito i videogiochi Made in Italy. Investire nel settore dei videogiochi significa investire nei giovani, nella creatività, nell’innovazione e nella crescita economica”.

“Questa proposta di legge è un passo da gigante per il futuro dell’industria dei videogiochi italiana. Se dovesse essere approvata, non si favorirebbero solo le realtà produttive ora esistenti, ma si getterebbero le basi per lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali, coinvolgendo positivamente gli investitori istituzionali e i venture capital finora poco incentivati ad investire nel nostro settore – commenta Giovanni Bazzoni, rappresentante degli sviluppatori di videogiochi italiani nel Consiglio Direttivo Aesvi – Questa proposta di legge ha un impatto significativo sull’attrattività e sulla competitività della produzione videoludica italiana che, siamo certi, così come accaduto in altre nazioni, potrà dare un contributo significativo alla crescita dell’economia nazionale”.

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