Alla sbarra per spiegare cosa intende fare per rivoluzionare l’economia planetaria. Mark Zuckerberg è stato ufficialmente chiamato a testimoniare davanti all’House Financial Services Committee il prossimo 23 ottobre per chiarire i suoi piani relativi a Libra, la criptovaluta pensata da Facebook e che viene preparata all’interno di un consorzio di aziende e istituzioni con sede legale in Svizzera.
Il reponsabile delle operazioni di Facebook (Coo), Sheryl Sandberg, ha lavorato nelle scorse settimane con i membri della commissione del Congresso per concordare le date dell’incontro. Zuckerberg sarà l’unico testimone dell’audizione, che è prevista per il 23 ottobre alle 10 del mattino. Il dossier per il quale Zuckerberg è stato convocato è rubricato negli atti ufficiali del Congresso come: “Un esame di Facebook e il suo impatto sui servizi finanziari e sui settori abitativi”.
I membri del congresso hanno richiesto in maniera insistente che Zuckerberg andasse a testimoniare i suoi piani relativi alla criptovaluta proposta da Facebook. In più la presidente della commissione, Maxine Waters, rappresentante democratico della California, in precedenza aveva richiesto a Facebook di bloccare l’implementazione della criptovaluta in vista dell’audizione.
Secondo la stampa americana da tempo la Waters è sembrata molto insoddisfatta della mancanza di impegno da parte di David Marcus, responsabile del progetto per Facebook, nel rinviare i piani dell’azienda sul lancio di Libra.
Secondo la stampa americana, diverse autorità internazionali hanno espresso preoccupazione riguardo a Libra e uno dei sostenitori originali del progetto, PayPal, ha recentemente abbandonato. Anche altre aziende coinvolte, come Visa e Mastercard, stanno riconsiderando i loro ruoli, secondo quanto riportato sempre dalla stampa americana.
Martedì, due membri della Commissione bancaria del Senato hanno inviato lettere ai Ceo di Visa, Mastercard e Stripe per esortarli prima di agire «a considerare attentamente come la vostra azienda gestirà i rischi del progetto Libra».
L’audizione sarà una delle rare opportunità per i legislatori di interrogare il capo di Facebook in pubblico. Zuckerberg è già tornato di recente Washington per la sua prima visita ufficiale dalle testimonianze del 2018 relative allo scandalo Cambridge Analytica. Ma il Ceo di Facebook ha parlato con i rappresentanti Usa solo a porte chiuse.
La decisione Zuckerberg di testimoniare davanti al Congresso segna un cambiamento. In una registrazione di una riunione dello staff di luglio, ottenuta recentemente dalla stampa, Zuckerberg ha detto ai dipendenti della sua azienda che si è rifiutato di testimoniare di fronte ad alcuni governi stranieri perché «non ha davvero senso che io vada alle audizioni in ogni singolo Paese che vuole vedermi».
Inoltre, la testimonianza di fine mese potrebbe anche svolgere un ruolo importante nelle varie indagini antitrust che Facebook sta attualmente subendo. L’azienda è sottoposta infatti a indagini per le sue presunte pratiche anticompetitive da parte degli investigatori della Federal Trade Commission, da una coalizione di procuratori statali generali e dalla Commissione Giustizia della Camera.