I lavoratori di Altran pronti allo sciopero. Al tavolo che si è tenuto oggi presso le sede di Unindustria- riporta una nota fi Fiom e Filcams – per per l’esame congiunto, relativo alla richiesta di Cassa integrazione ordinaria (Cigo) "l’azienda non ha saputo né voluto fornire dei confini precisi, affermando, in più occasioni, che il numero delle 150 persone indicato nella comunicazione della Cigo è un numero indicativo che potrebbe subire variazioni".
L’azienda, presente al tavolo con la Direzione Risorse Umane ed il Presidente, si è limitata ad argomentare le motivazioni che l’hanno indotta alla richiesta di Cassa integrazione, sostanzialmente riconducibili a una sospensione delle commesse da parte di alcuni clienti delle divisioni Aerospazio, Finance e Difesa.
“Il metodo utilizzato da Altran anche nel recente passato (vedi le varie cessioni di ramo d’azienda ed i trasferimenti di personale da una città all’altra) – continua la nota – impedisce di esercitare un vero confronto con le rappresentanze dei lavoratori, non rispettando le relazioni sindacali comunque esistenti in azienda”.
“Ad ogni richiesta l’azienda ha risposto con la propria indisponibilità, dichiarando di essere disposta solo all’anticipazione del trattamento di Cassa integrazione senza dare alcuna garanzia né sulla durata prevista, né sulle tutele per i lavoratori posti in Cassa, né su garanzie di reimpiego durante e dopo la Cassa.”
Per questo motivo, i sindacati hanno ritenuto non vi fossero gli elementi per la sottoscrizione di un eventuale accordo.
Secondo i sindacati “da troppo tempo questa azienda procede con iniziative unilaterali che di fatto stanno scaricando sulle lavoratrici e sui lavoratori della Società problemi di gestione e di aggressione del mercato da parte del management. Le cessioni di ramo d’azienda a società in grosse difficoltà, che dopo poco aprono procedure di licenziamento e Cassa integrazione, i trasferimenti di sede e quest’ultima Cassa integrazione per 150 lavoratori rendono evidente che l’azienda sta operando una vera e propria trasformazione, senza cercare soluzioni condivise e sostenibili per tutti”.
“Abbiamo deciso quindi di proseguire con lo stato di agitazione e prevedere assemblee informative nelle quali proporremo alle lavoratrici e ai lavoratori uno sciopero di 4 ore di tutte le sedi Altran per venerdì 20 aprile. Ciò per costruire insieme iniziative di mobilitazione nazionali di tutti i lavoratori, a prescindere dalle aree contrattuali di appartenenza.”