L'INTERVENTO

5G, Ken Hu: “Governi e regolatori europei facilitino roll out delle reti”

In occasione del Mobile Broadband Forum di Zurigo, il Deputy Chairman di Huawei auspica un abbattimento dei costi dello spettro nonché maggiore accesso ai siti esistenti per accelerare i cantieri. Nella citta elvetica inaugurato il 5G Joint Innovation Center con Sunrise

Pubblicato il 15 Ott 2019

Ken Hu @ MBBF

Mila“I governi e i regolatori europei devono garantire agli operatori di Tlc uno spettro contiguo ed economico, per alleviare gli oneri finanziari e accelerare la realizzazione delle reti 5G”: questo il messaggio chiave dell’intervento del Deputy Chairman di Huawei, Ken Hu in occasione della decima edizione del Mobile Broadband Forum in corso a Zurigo.

La Svizzera non è stata scelta a caso dall’azienda cinese per celebrare il decennale: è stato il primo Paese ad accendere il 5G commerciale in Europa. Swisscom il primo operatore in campo con la rete della competitor Ericsson. Subito dopo è partita Sunrise (il terzo operatore Salt prevede di lanciare i servizi entro l’anno) grazie ala rete di Huawei. E proprio ieri alle porte di Zurigo è stato tagliato il nastro del 5G Joint Innovation Center Sunrise-Huawei, una struttura votata allo sviluppo di applicazioni per la quinta generazione mobile. promuovere le applicazioni 5G nel settore dei clienti privati e commerciali.

Huawei gestisce anche un Openlab dove gli sviluppatori hanno la possibilità di testare dal vivo su una rete 5G end-to-end le loro applicazioni/soluzioni, prima di lanciarle sul mercato. Ma il 5G – ha evidenziato Ken Hu – non è solo tecnologia: “Serve un cambio di mentalità, non solo da parte di operatori e fornitori, ma anche di regolatori e governi. Il 5G è una tecnologia rivoluzionaria. Tutti dobbiamo approcciarci in un modo diverso rispetto al passato”.

Tre secondo il Deputy Chairman le leve su cui fare forza: accesso flessibile e meno costoso allo spettro; un accesso semplificato ai siti di infrastrutture wireless nuovi ed esistenti; collaborazione intersettoriale per sviluppare use case.

Accesso meno costoso allo spettro

Sul fronte dello spettro “licenze eccessivamente costose portano alla stagnazione del settore, poiché le telco fanno fatica ad allocare investimenti per la costruzione di reti”, ha detto ricordando che in Cina il governo ha previsto un pagamento a rate da parte degli operatori mentre in Arabia Saudita – altro caso citato – si è optato per un abbattimento dei costi a carico degli operatori in cambio di garanzie sulle coperture molto stringenti nonché sulla qaulità delle infrastrutture.

Più semplificazione per accedere alle infrastrutture esistenti

Da sciogliere anche i nodi legati al difficile accesso alle infrastrutture esistenti: “La disponibilità dei siti è sempre inferiore alla domanda. I regolamenti possono aiutare attraverso la disponibilità di maggiori infrastrutture pubbliche per la condivisione e fornendo indicazioni sulla costruzione dei siti stessi”, ha detto Ken Hu.

Condivisione degli asset in nome dell’ecosistema

Last but not least la condivisione degli asset e dei progetti: a Shanghai, il governo della città ha fissato gli standard per le location multifunzione che vedranno la luce entro fine 2020 su almeno 500 km di strade. “Ciò contribuirà a fornire altri 30.000 siti extra”, ha detto il manager che ha citato la Germania – Paese che come l’Italia punta a una regolamentazione in grado di includere Huawei nella realizzazione delle nuove reti – in cui si sta lavorando a un progetto per identificare le risorse pubbliche che potranno essere utilizzate per il 5G”.

Lo speech di Ken Hu

Le slide dello speech di Ken Hu

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