Volerà su cloud il 60% dei workload aziendali entro il 2020. Ed entro il 2022 circa il 75% delle operazioni di gestione dell’IT sarà guidato dall’automazione intelligente. Lo prevede Idc secondo cui i due passaggi strategici saranno dettati dall’esigenza per rispondere a requisiti di flessibilità, velocità e continuità del servizio richiesti dai processi di trasformazione digitale.
Una trasformazione che apre alla “quinta era” dei processi di modernizzazione organica dell’IT dopo che le prime quattro, spiega la società, sono state quelle del mainframe e del batch programming, delle architetture client/server e pc, della virtualizzazione e infine del cloud computing.
Modernizzazione IT, nuove chance per le imprese
“La fase odierna dell’IT aziendale – illustra Idc – è caratterizzata dalla democratizzazione di nuove tecnologie”: dai container e microservizi agli orchestratori di ambienti cloud, fino alle piattaforme di Machine Learning – che consentono di realizzare straordinari livelli di efficienza ed automazione nella gestione di ambienti estremamente più complessi che in passato.
Questo perché “la modernizzazione dell’IT aziendale, con la migrazione di un numero sempre maggiore di applicazioni e workload verso le piattaforme cloud, è diventata un passaggio ineludibile dei processi di trasformazione e innovazione digitale delle imprese, che vedono così aprirsi non solo la possibilità di sviluppare nuovi modelli operativi, caratterizzati da più agilità, scalabilità e governance, ma possono accedere a ecosistemi di soluzioni altrimenti inarrivabili”.