Le startup innovative in Italia sono al 30 settembre 2019 10.610, e rappresentano il 2,9 di tutte le società di capitali di recente costituzione nel Paese. La “capitale” delle startup italiane è la provincia di Milano, dove hanno sede 1.955 di queste aziende, il 18,4% del totale. Estendendo la visuale alla Lombardia, la Regione ospita il 26% delle startup innovative italiane. A seguire il Lazio, che ne conta 1.155, il 10,9% del totale nazionale. Al Trentino Alto Adige spetta invece il primato della maggiore densità di imprese innovative: il 4,9% di quelle costituite negli ultimi 5 anni è infatti una startup.
Sono i dati della nuova edizione del report di monitoraggio trimestrale dedicato ai trend demografici e alle performance economiche delle startup innovative, realizzato dalla direzione generale per la Politica industriale del Mise in collaborazione con InfoCamere e con il supporto del sistema delle Camere di Commercio (Unioncamere).
dal report emerge che le startup innovative occupano in Italia più 60mila persone, di cui 48mila sono soci di capitale dell’azienda. Per il 20% si tratta di realtà fondate da under 35, ma le imprese femminili rimangono sotto alla media nazionale delle società di capitali: il 13%,5% contro il 21,9%.
In generale, emerge dai dati pubblicati dal Mise, si tratta soprattutto di microimprese, con una produzione media che si attesta generalmente al di sotto dei 190mila euro: questo anche a causa del fatto che le società più performanti perdono velocemente lo status di startup innovativa.
Quanto agli investimenti e alla redditività, il numero delle società in perdita è – come è fisiologico – più alto della media: il 52,3% contro il 32,1%. A questo si contrappone però il fatto che le società in utile “mostrano valori particolarmente positivi in termini di redditività e valore aggiunto – si legge in una nota – Inoltre, le startup innovative presentano un tasso di immobilizzazioni, uno dei principali indicatori della propensione a investire delle aziende, oltre sei volte più elevato rispetto alle altre aziende comparabili”.