EUROPA

Commissione Ue: Macron candida l’ex numero di France Télécom

Parigi propone Thierry Breton, ceo del gruppo Atos ed ex ministro dell’Economia. Invariato il portafoglio del commissario: industria, mercato interno, digitale, difesa e spazio

Pubblicato il 24 Ott 2019

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Un super-manager dell’Ict come rappresentante francese nella Commissione Ue. E’ Thierry Breton il nuovo candidato di Emmanuel Macron dopo la bocciatura di Sylvie Goulard da parte del Parlamento Ue. 64 anni, attuale Ad del gruppo tecnologico Atos ed ex ministro dell’Economia, Breton ha nel suo lungo curriculum anche il salvataggio di France Telecom. “Conosce perfettamente il mondo industriale e pur essendo vicino alle istituzioni di Bruxelles, non adotterà un approccio burocratico ai temi comunitari” fanno sapere dall’Eliseo.

Ursula von der Leyen, presidente eletta della Commissione Ue, annuncia che incontrerà presto il candidato: “Lo inviterò al più presto possibile”. Sul tavolo le strategie per “un approccio innovativo al mercato unico, che sappia far leva sulla digitalizzazione”.

Manca ancora la candidatura da parte della Romania, von der Leyen: “Spero che nei prossimi giorni saranno in grado di presentarlo”.

Commissione Ue: il profilo del candidato

Macron ha ottenuto la garanzia da parte della futura presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, che il portafoglio del commissario francese – Industria, Mercato Interno, Digitale, Difesa e Spazio – rimarrà invariato.

Il profilo del candidato è apparso adatto all’incarico: “Thierry Breton – ha sottolineato la presidenza francese – ha solide competenze nei settori coperti da questo portafoglio, in particolare l’industria e il digitale, poiché è stato ministro dell’Economia (sotto la presidenza di Jacques Chirac) fra il 2005 e il 2007, con competenza sull’Industria. Ha presieduto grandi gruppi industriali e del settore difesa, come Thomson, France Telecom e Atos, e gode di una solida reputazione di uomo d’azione”. Chiamato alla guida di France Telecom, il gigante delle comunicazioni pesantemente indebitato, lo risanò riducendone i costi e portandolo alla privatizzazione.

Per lasciare tempo alla Francia, alla Romania e all’Ungheria – i cui candidati alla Commissione sono stati bocciati – di proporre nuovi nomi, l’entrata in funzione della nuova Commissione è stata rinviata di un mese, al 1 dicembre.

Breton: “Pronto per le audizioni”

Breton si è detto “onorato per la fiducia” e ha annunciato di essere pronto “alla preparazione delle audizioni davanti alle commissioni competenti del Parlamento europeo”.

Dietro la bocciatura della Goulard da parte del Parlamento Ue ci sono formalmente due vicende apparentemente opache di irregolarità amministrativa. Ma sul fronte politico il “no” è apparso come una ritorsione da parte del partito popolare al siluramento di Macron del principio dello Spitzenkandidat, la nomina a presidente della Commissione del capolista del partito vincitore alle ultime elezioni europee.

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