Continuano le polemiche sui disservizi delle Poste Italiane. Nonostante le rassicurazioni della società guidata da Sarmi che già ieri sera aveva dichiarato che il sistema operativo di sportello degli uffici postali era tornato a pieno regime sin dalla fine della mattina, parlando di “situazioni localizzate e temporanee di maggior attesa per l’erogazione di alcuni servizi”, sindacati e associazioni di consumatori chiedono l’intervento del ministero per lo Sviluppo economico, Corrado Passera. “La nostra posizione è quella riportata nel comunicato di ieri – fanno sapere da Poste Italiane – dove si chiariva che nel corso della giornata gli uffici postali hanno garantito tutti i servizi normalmente forniti all’utenza, eseguendo un numero complessivo di sei milioni di operazioni”.
La Cisl sollecita un intervento del ministro e presenta un esposto alla Procura di Roma. "Ieri è stata una Caporetto per Poste Italiane perché "nessun" ufficio postale della Nazione è stato operativo per tutta la mattinata per qualsiasi servizio – spiega in una nota il segretario generale di Cisl Poste, Mario Petitto – creando difficoltà a oltre un milione di cittadini e ai lavoratori degli sportelli in una giornata classica di pagamento delle pensioni Inpdap."
Secondo Petitto, "dinnanzi all’ennesimo black out del servizio informatico della più grande azienda di servizi del Paese, Poste Italiane ancora una volta ha diffuso notizie false affermando che si è trattato di "situazioni localizzate e temporanee di maggior attesa per l’erogazione di alcuni servizi". Di fronte a tali dichiarazioni mendaci – conclude Petitto – denunciamo pubblicamente il management di Poste Italiane per aver mentito al Paese ancora una volta, e insistiamo nel chiedere l’intervento deciso del ministro Passera perché ormai Poste Italiane è fuori controllo. Inoltre, come avevamo preannunciato nei giorni scorsi, in data odierna abbiamo inviato al Procuratore della Repubblica di Roma un esposto-denuncia perché si faccia piena luce su un problema che dura ormai da un anno e non trova né soluzioni, né colpevoli".
Sulla stessa linea anche l’Unione nazionale dei Consumatori (Unc) secondo cui “è necessario far luce sul disservizio di un’azienda che eroga servizi pubblici poiché è assolutamente scandaloso che continuino a verificars i episodi simili". È quanto dichiara in una nota in riferimento al nuovo blackout del sistema informatico di Poste Italiane che ieri ha mandato in tilt gli sportelli in tutta Italia. "Quanto è avvenuto -prosegue Massimiliano Dona, segretario generale Unc – ha creato diversi contrattempi ai cittadini specialmente in una giornata in cui gli uffici erano pieni di pensionati Inpdap che non hanno potuto riscuotere il loro assegno e di consumatori che non sono riusciti ad effettuare alcuna operazione finanziaria agli sportelli". "Poste non è nuova a questi disagi", incalza il segretario generale alludendo allo scorso giugno, quando si bloccarono i sistemi per una giornata intera: "è bene che una società che svolge un ruolo così importante per i cittadini fornisca una giustificazione plausibile e, soprattutto, spieghi cosa intende fare per evitare che tutta Europa parli di noi". "Sebbene l’offerta dei prodotti postali ci sia presentata come un servizio veloce ed efficiente, le segnalazioni che pervengono ai nostri sportelli provano il contrario. A ciò si aggiunga che anche le procedure per la soluzione bonaria delle vertenze trascurano spesso l’interesse degli utenti costretti a ricorrere al Giudice per vedere riconosciuto il legittimo risarcimento per i disservizi”.
Il segretario di Adiconsum Puglia, Giovanni d’Elia, parla di una “giornata di passione per i cittadini, alle prese con ritardi e blocchi a macchia di leopardo che hanno rallentato l’attività ordinaria negli uffici postali della Puglia, è stato quello di registrare decine e decine di consumatori ed utenti che hanno letteralmente preso d’assalto il portale internet di Adiconsum Puglia per denunciare il blocco delle operazioni al pubblico a seguito dell’interru zione della rete informatica di Poste Italiane".
"Insieme all’assenza di comunicazioni al pubblico da parte dei vertici aziendali su quanto stesse succedendo – osserva d’Elia – troppi sono stati i disagi ai quali i cittadini sono stati chiamati. Siamo alle solite – aggiunge – si sono ripetuti i problemi al sistema informatico di Poste Italiane.
Eppure la direzione dell’azienda ci aveva garantito che non sarebbe più successo: se questo è il risultato degli enormi sforzi finanziari che la società Poste ha sostenuto per aggiornare il sistema informatico, siamo veramente sconcertati. Cosa succederà per i pagamenti in scadenza"? L’Adiconsum di Puglia chiede a Poste Italiane di farsi carico delle eventuali sanzioni per ritardato pagamento da parte dei consumatori. "Oltretutto – è il commento di d’Elia – ieri gli uffici postali erano zeppi di pensionati in attesa di riscuotere e di cittadini esasperati dal blocco di qualsivoglia operazione finanziaria agli sportelli. E a gestire la palpabile tensione degli utenti sono ancora una volta gli incolpevoli addetti al pubblico che subiscono le lagnanze dei cittadini".