Promuovere la sicurezza delle reti 5G in collaborazione con gli altri Paesi che condividono le stesse convinzioni degli Stati Uniti. E’ l’intenzione del presidente Usa Donald Trump, che ha affidato questo annuncio a una lettera inviata ai partecipanti alla “World Radiocommunication Conference 2019” in corso in Egitto.
Trump: “Implementare rapidamente i servizi”
Gli Stati Uniti, prosegue Trump, vogliono “implementare rapidamente i servizi 5G” e si oppongono alla vision di tutti quei Paesi che “vorrebbero utilizzare il 5G come strumento per espandere il controllo sui propri cittadini e per seminare discordia tra Nazioni”.
Boris Johnson verso la luce verde a Huawei
Nel Regno Unito intanto iniziano a circolare indiscrezioni secondo le quali il premier Boris Johnson sarebbe orientato a consentire a Huawei, che era rimasta fortemente penalizzata dal ban statunitense nei confronti delle aziende cinesi, a continuare a fornire nel Paese le apparecchiature per il 5G. A motivare questa decisione sarebbe il timore – in caso di esclusione dell’azienda – di accumulare ritardi nello sviluppo della nuova rete. A rilanciare la notizia nelle ultime ore è stato il Times, che ha portato a sostegno di questo argomento le dichiarazioni di alcune fonti vicine al governo britannico e ai servizi di sicurezza del Paese.
Prevale la linea tracciata da Theresa May
Se davvero sarà questa la linea che prevarrà nel Governo britannico, Johnson – che sul tema ha consultato i ministri competenti, rimarrà sul solco della continuità rispetto all’orientamento che era già stato scelto dall’ex primo ministro Theresa May, secondo cui la società cinese avrebbe potuto continuare a fornire agli operatori britannici tutte le apparecchiature di rete “non sensibili”.
La decisione attesa per novembre
La decisione finale su questo argomento spetterà in ogni caso al National security council, che dovrebbe esprimersi a novembre, e che dovrà fare i conti con il fatto che gli operatori, preparandosi all’avvento del nuovo standard, avevano già ordinato apparecchiature al vendor cinese prima che esplodesse il caso.