Google lancerà un nuovo acceleratore di startup incentrato sullo sviluppo sostenibile e sul tema del cambiamento climatico. L’annuncio, comparso sul blog del gruppo, arriva in seguito a una dura presa di posizione dei collaboratori: 1.137 dipendenti hanno firmato una petizione indirizzata alla Cfo di Alphabet Ruth Porat, sollecitando l’azienda a soddisfare diverse richieste legate alla sostenibilità. Tali richieste, maturate dopo lo studio dei rapporti dedicati all’impatto ambientale dell’azienda, includono anche la cessazione di partnership e finanziamenti per le organizzazioni che negano il cambiamento climatico.
“Google è una compagnia globale”, si legge nella lettera aperta pubblicata sul sito Medium.com, “con miliardi di utenti in tutto il mondo, molti dei quali stanno già subendo gli effetti del disastro climatico. Nel suo codice di condotta si richiede il rispetto per gli utenti e per le loro opportunità”. I dipendenti di Google, così come quelli di altre grandi aziende come Amazon e Microsoft, hanno aderito anche agli ‘scioperi per il clima’.
Un programma aperto alle startup di Europa, Medio Oriente e Africa
La società ha dunque annunciato il nuovo acceleratore, che funzionerà come parte del programma interno di Google chiamato Google for Startups, che aiuta gruppi di piccole aziende a crescere mettendole in contatto con investitori e fornendo accesso alle risorse e alle competenze del colosso digitale. Il nuovo acceleratore, incentrato sulla “sostenibilità”, includerà anche progetti dedicati alla povertà, alla pace e alla giustizia, ha osservato il post sul blog.
La società accetterà nella prima fase del progetto le domande di startup da tutta Europa, Medio Oriente e Africa. L’acceleratore ospiterà fino a 10 startup per un programma di sei mesi nel corso del 2020.
“La tecnologia può aiutare ad affrontare alcune delle maggiori sfide del mondo, dal consentire ad altri di utilizzare l’Intelligenza artificiale per affrontare le sfide sociali, alla definizione di obiettivi di sostenibilità ambientale ambiziosi e a lungo termine”, si legge nel post del blog aziendale.
Non è comunque la prima volta che i dipendenti di Google fanno sentire la propria voce sul tema. Un’altra petizione, che risale a settembre e che ha raccolto le firme di 2000 dipendenti, ha affermato che Google nel 2018 ha finanziato oltre 100 membri del Congresso che hanno votato contro la legislazione sul clima. Ha anche affermato che l’impronta di carbonio dei soli data center dell’industria tecnologica è pari a quella del settore dell’aviazione.