IL CASO

Ondata di arresti nel dark web, in manette i venditori del “Berlusconi market”

Smantellato dalla Guardia di Finanza un mercato illegale che smerciava falsi documenti di identità, stupefacenti e armi. Arrestati tre italiani. Sul portale oltre 100mila annunci

Pubblicato il 07 Nov 2019

dark web

Maxi-retata nel mondo del dark web. Sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Brescia, tre amministratori di un black market che, con oltre 100mila annunci, veniva considerata la risorsa illegale più affidabile del Dark Web. Le indagini svolte hanno portato all’arresto di tre italiani.

Il mercato, denominato ‘Berlusconi market‘, è un mercato online in cui i venditori pubblicizzano e propongo in vendita merci e servizi illegali. Il sito era gestito da due nickname di cui uno “VladimirPutin” con il ruolo di amministratore e l’altro “EmmanuelMacron” quale moderatore. Nel ‘Berlusconi market’ venivano anche venduti documenti di identità false nazionali ed esteri. I tre arrestati in carcere sono residenti in Puglia.

Black market, un anno di indagini

L’indagine, avviata nello scorso mese di maggio, aveva consentito di identificare a Barletta un vendor di sostanze stupefacenti e di arrestarlo insieme ad un altro soggetto trovato in possesso di armi da sparo. Nel corso dell’operazione erano stati sequestrati anche stupefacenti pronti per essere commercializzati su Internet. Sequestrato anche un locale commerciale, situato a Barletta, in cui veniva esercitata l’attività di exchange di Bitcoin. I personal computer, notebook e smartphone sequestrati nel corso dell’operazione sono stati esaminati con tecniche di analisi forense per risalire agli amministratori del Black Market.

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