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Dxc, business services in crescita. E Salvino rilancia sulla svolta digitale

Nel secondo trimestre fiscale 2020 si toccano con mano i benefici delle acquisizioni che hanno potenziato l’offerta dedicata alla digital trasformation. Il ceo: “Ci posizioniamo per crescere preservando la redditività”

Pubblicato il 12 Nov 2019

mike salvino dxc

Il colosso mondiale dei servizi It end-to-end Dxc Technology ha riportato i risultati finanziari del secondo trimestre dell’anno fiscale 2020, corrispondente al periodo dal 1 luglio al 30 settembre 2019. I ricavi sono pari a 4,85 miliardi di dollari, una flessione del 3,2% rispetto ai ricavi dello stesso periodo dell’anno precedente (5 miliardi di dollari) che riflette il declino della attività tradizionali rappresentate dalla divisione Global infrastructure services. In crescita, invece, le prestazioni della divisione Global business services, forti anche del contributo delle acquisizioni, tra cui Luxoft, società svizzera di strategia digitale, consulenza e engineering.

È proprio sulla svolta digitale per una nuova fase di crescita che punta il nuovo presidente e ceo di Dxc, Mike Salvino. “Nei miei primi due mesi come Ceo, ho incontrato molti dei nostri clienti più grandi e la maggior parte del nostro personale in tutto il mondo”, ha dichiarato Salvino nella nota diffusa per i media. “Sono molto soddisfatto della nostra base di talenti, capacità e dimensioni e portata delle nostre offerte. Dxc ha una base clienti fedele e globale per la quale gestiamo operazioni mission-critical. Sono fiducioso che, rafforzando la nostra attenzione su personale, clienti ed esecuzione operativa, forniremo risultati finanziari migliori e ci posizioneremo per crescere preservando la redditività e restituendo valore ai nostri azionisti”.

Salvino è subentrato a Mike Lawrie, in azienda dal 2017 (anno della fondazione). “Dxc ha un portafoglio clienti invidiabile, profonde collaborazioni nel settore e un talentuoso team globale. Non vedo l’ora di sfruttare questi punti di forza per accelerare l’esecuzione della nostra strategia di crescita”, aveva commentato a settembre il nuovo ceo.

I dati della trimestrale

Nel secondo trimestre Dxc ha riportato utile per azione da operazioni continue pari a 8,19 dollari, incluso l’impatto cumulativo di alcune voci per 9,57 dollari per azione, che riflettono costi di ristrutturazione, transazione, separazione e integrazione, ammortamento delle attività immateriali acquisite e aggiustamento fiscale correlato alla precedente riforma fiscale. L’utile diluito per azione non-Gaap dalle operazioni continuative è di 1,38 dollari (contro 2,02 dollari nello stesso periodo dello scorso anno).

Le perdite da operazioni continue nel secondo trimestre sono state di 2,11 miliardi di dollari, compreso l’impatto cumulativo di alcune voci pari a 2,47 miliardi, che riflettono costi di ristrutturazione, costi di transazione, separazione e integrazione, ammortamento delle attività immateriali acquisite e aggiustamento fiscale correlato alla precedente riforma fiscale.

L’utile netto non-Gaap delle operazioni continue si attesta a 362 milioni di dollari. L’Ebit del secondo trimestre è stato di 1,96 miliardi di dollari, quello adjusted per alcune voci è stato di 529 milioni di dollari (contro 799 milioni un anno prima) e il margine Ebit è stato del 10,9%, rispetto al 15,9% dell’anno precedente.

La liquidità netta del secondo trimestre risultante da attività operative è stata di 1,65 miliardi di dollari. Il free cash flow rettificato per il secondo trimestre è stato di 739 milioni di dollari.

Cresce il Global business

Positive le prestazioni della divisione Global business services (Gbs), che ha registrato ricavi per 2,28 miliardi di dollari nel secondo trimestre contro 2,11 miliardi nello stesso periodo dell’anno precedente. Le entrate Gbs sono aumentate dell’8,2% su base annua, considerato l’impatto sfavorevole sul tasso di cambio. A valuta costante i ricavi di Gbs sono aumentati del 10,5%. Il risultato riflette il contributo delle acquisizioni, tra cui Luxoft. Il margine di profitto di Gbs nel secondo trimestre è del 15,7%, rispetto al 18,9% dell’anno precedente, un dato che riflette gli investimenti a supporto delle assunzioni e delle capacità digitali.

In contrazione invece i ricavi per la divisione Global infrastructure services (Gis), che ammontano nel secondo trimestre a 2,56 miliardi di dollari contro 2,9 miliardi l’anno prima. I ricavi Gis sono diminuiti dell’11,6% su base annua, includendo l’impatto sfavorevole sul tasso di cambio; a valuta costante il calo è del 9,1% anno su anno. Il dato, spiega Dxc, riflette il declino delle attività infrastrutturali tradizionali. Il margine di profitto Gis nel secondo trimestre è del 9,5%, rispetto al 16,3% dell’anno precedente.

Nel secondo trimestre Dxc Technology ha restituito 306 milioni di dollari agli azionisti nella forma di dividendi su azioni comuni (56 milioni) e riacquisto di azioni proprie (250 milioni).

Spinta sul digitale

Nei giorni scorsi Dxc ha annunciato una partnership strategica con Google Cloud che consentirà di fornire alle imprese soluzioni di livello enterprise su Google Cloud Platform. Con questo accordo Dxc ha lanciato il Google Cloud Platform Center of Excellence di Google Cloud Platform e il Google Cloud Artificial Intelligence Center of Excellence di Google Cloud per fornire ai clienti di settori chiave piattaforme digitali sicure, scalabili e agili, basate su cloud, che sfruttano i dati con avanzate capacità di analisi.

La nuova collaborazione si concentrerà inizialmente su soluzioni comuni in settori quali assicurazioni, energia e utility, settore automobilistico, prodotti di consumo, commercio al dettaglio e bancario e mercati dei capitali.

La nostra nuova partnership con Google Cloud andrà a beneficio dei clienti che desiderano salire di livello nel processo di trasformazione digitale – ha spiegato Edward Ho, vicepresidente esecutivo e direttore generale Offering di Dxc – La principale infrastruttura, i prodotti e le soluzioni di Google Cloud, insieme alla profonda esperienza del settore e alla leadership di Dxc nell’intelligenza artificiale e nell’apprendimento automatico, definiranno nuovi percorsi per le aziende per accedere, gestire e sfruttare carichi di lavoro ad alta intensità di dati su scala globale. Il risultato di questa partnership consentirà ai clienti di fornire soluzioni digitali più personalizzate, sfruttando al contempo le capacità, il valore e i vantaggi di un cloud aperto, collaborativo e sicuro”.

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