Una partenza lanciata, ma con qualche scossone. Walt Disney ha rilasciato subito i dati sulla partenza del suo servizio di streaming digitale, il canale via app Disney+: 10 milioni di utenti registrati da martedì. La Borsa reagisce subito in modo positivo facendo chiudere la giornata al titolo di Disney con una crescita del 7.35% aggiungendo 13 miliardi di dollari alla capitalizzazione di mercato dell’azienda, che arriva a 268 miliardi. Il titolo di Netflix invece perde il 3,1%.
La partenza del servizio streaming, che negli Usa costa 6,99 dollari al mese o 69,99 all’anno, non è stata però priva di problemi, con utenti che hanno registrato problemi di connessione o streaming con salti e interruzioni, oltre a un più generico sovraccarico di utenti per la registrazione.
Grande successo iniziale, dunque, da valutare però considerando anche che il servizio della Disney offre sette giorni di prova e che quindi non è assolutamente detto che tutti i 10 milioni di iscritti convertiranno alla fine del periodo di prova gratuito nel servizio a pagamento. Verizon offre ad alcune tipologie dei suoi utenti un anno di abbonamento Disney+ gratuito incluso nei servizi di connessione.
In ogni caso, anche se ci sono quelli del periodo di prova che possono gonfiare i numeri, il risultato complessivo è notevole e fa andare in ombra la concorrenza: Netflix e Hulu, i due servizi di streaming con la storia più lunga, ci hanno messo anni prima di arrivare a questo numero di abbonati.
Nella forchetta della previsione di abbonati (per adesso il servizio è avviato negli Usa, in Canada e in Olanda) Disney+ ha fatto già molto bene: tra i 60 e 90 milioni di abbonati possibili nel 2024, è già arrivata a più del 10% della previsione alta, mentre devono arrivare ancora altri paesi a partire da Australia e Nuova Zelanda che vedranno accendersi il servizio il prossimo 19 novembre.
In questo momento Netflix ha dichiarato di avere 60 milioni di abbonati paganti negli Usa e 97 milioni nel resto del mondo. E che Hulu (adesso di proprietà di Disney) a maggio aveva 28 milioni di iscritti, con 26,8 milioni di abbonati paganti e il resto nel periodo di promozione.