Olivetti battezza a Ivrea il nuovo quartier generale nello storico Centro Studi di Strada Monte Navale 2C, appena ristrutturato.
Il taglio del nastro dell’edificio, noto come Casa Blu Olivetti, che un tempo ha svolto un ruolo fondamentale nelle politiche industriali e sociali dell’azienda, è avvenuto oggi nel corso di un evento che ha visto la partecipazione di Stefano Sertoli, Sindaco di Ivrea, Patrizia Paglia, Presidente Confindustria Canavese, Giovanni Ronca ed Ettore Spigno, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato di Olivetti, nel corso del quale sono stati illustrati gli importanti interventi di recupero e di valorizzazione dell’immobile.
“La decisione di Olivetti – ha sottolineato Stefano Sertoli, sindaco di Ivrea – di intervenire su uno degli edifici che costituiscono il Patrimonio Mondiale Unesco di “Ivrea, città industriale del XX secolo” per valorizzarlo attraverso un progetto di restauro e rifunzionalizzazione rispettoso dell’integrità e dell’autenticità del bene stesso e per riportarlo alla vita, è un importante segnale della volontà di fare sistema e collaborare alla rinascita economica di Ivrea e del suo territorio.”
Il Centro Studi Olivetti è un edificio storico di grande pregio per la città, realizzato da grandi architetti di fama internazionale che si sono susseguiti nel tempo, ed è stato inserito nel Sito Unesco di “Ivrea città industriale del XX secolo” e iscritto di recente nella Lista del Patrimonio Mondiale.
All’inizio degli anni ’50 nacque l’idea di costruire una sede specifica per un “centro studi ed esperienze”, fisicamente separato dall’azienda. Il progetto architettonico fu di Eduardo Vittoria e quello strutturale di Pier Achille Caponago del Monte. L’edificio nel tempo divenne l’esempio tangibile della politica di rinnovamento e sperimentazione avviata in campo industriale da Olivetti.
Nell’anno 2001 l’edificio è stato ristrutturato dagli architetti Ettore Sottsass e Marco Zanini per ospitare la sede dell’Interaction Design Institute Ivrea. Il concetto alla base dell’intervento di Sottsass era il disegno di un luogo in cui la vita delle persone, insieme a tutto ciò che la caratterizza, potesse svolgersi in un ambiente quanto più possibile armonioso.
“L’edificio che si inaugura oggi è, per noi – ha evidenziato Patrizia Paglia, Presidente di Confindustria Canavese – un grande segnale di ritorno al territorio, di amore e di fiducia verso Ivrea e il Canavese. E’ l’esempio tangibile della volontà di ripercorrere, e non solo ricordare, la politica di rinnovamento e sperimentazione avviata da Olivetti sia in campo industriale che architettonico. La funzionalità, l’ergonomia dei prodotti trovano un corrispondente negli edifici, pensati sempre per essere oltre il semplice necessario: riscoprire questo modo di immaginare “fabbriche belle” è uno dei driver della nostra visione per le imprese del futuro.”
“Restituire una “casa” così prestigiosa ad Olivetti – ha commentato Giovanni Ronca, Presidente di Olivetti – è un segno tangibile di come Tim stia, di nuovo, guardando molto avanti, con l’obiettivo di portare alla luce il valore non solo storico ma soprattutto prospettico che questo grande gruppo ha nel suo Dna. La Casa Blu è icona della nostra Olivetti, un’impresa che vive radicata su un territorio vivo, entrambi consapevoli della responsabilità della loro grande storia di sviluppo e innovazione ed entrambi proiettati verso il futuro.”
Il progetto di ristrutturazione appena completato da Tim si è posto come obbiettivo il restauro conservativo e la manutenzione straordinaria della palazzina, facendo particolare attenzione alla necessità di prevedere, quanto più possibile, il mantenimento e la ricomposizione dell’originario disegno. Si tratta di una tappa importante per Olivetti e per Ivrea, che ancora una volta mostrano la volontà di innovarsi mantenendo solida la tradizione.
Il Quartier Generale di Olivetti ospita circa 80 persone.
Tim ha inoltre recentemente attivato un impianto 5G nel comune di Ivrea. Si tratta della prima antenna per la telefonia mobile di quinta generazione nel territorio grazie alla quale la città diventerà tra le prime aree italiane coperte dalla nuova tecnologia. Nello specifico, è stato installato un apparato radio dotato di tecnologia “Massive-Mimo”, ovvero un’antenna capace di gestire contemporaneamente decine di segnali radio in entrata e in uscita, in grado di adattarsi dinamicamente alla posizione dei singoli utenti e alla domanda di traffico.