Connettere a Internet wireless anche le aree remote. È questo l’obiettivo dell’accordo con Terna a cui sta lavorando la coalizione del Fixed Wireless Access (Cfwa): si prevede l’installazione di apparati di operatori wireless sui tralicci in alta tensione della società.
“Questo Paese può salvarsi solo con la digitalizzazione e per ricollegare coloro che sono rimasti indietro proponiamo una ricetta molto semplice: dare agli operatori wireless la possibilità di espandersi, a livello regionale e nazionale, abbassando il costo delle frequenze per portare i collegamenti Internet nelle aree remote – ha spiegato Enrico Boccardo, presidente di Cfwa in occasione del convegno annuale – Come dimostrano i ritardi nei piani per la banda ultralarga di Infratel certe aree non verranno raggiunte nemmeno con gli aiuti di Stato e si stanno accumulando ritardi preoccupanti. Il nostro modello di business è più veloce e più sostenibile perché non dobbiamo fare scavi. Anche l’accordo a cui stiamo lavorando con Terna va in questa direzione: i tralicci di Terna diventeranno un asset dove poggiare le nostre antenne e raggiungere velocemente i clienti”.
A fine giugno 2019 gli accessi Fw sono cresciuti dell’11% su base annua sfiorando 1,3 milioni di linee (Agcom: Osservatorio delle comunicazioni, 16 ottobre 2019).
Gli operatori wireless possiedono un’infrastruttura piuttosto snella che si appoggia, di solito, a poche decine di ponti radio. Da qui la proposta di Cfwa: “Rendere accessibili i primi 80 collegamenti a costi sostenibili per un piccolo operatore. È una misura che costerebbe pochissimo nella fase iniziale ma che nel medio-lungo periodo porterebbe risorse nelle casse dello Stato contribuendo a far crescere l’economia locale”, ha detto Boccardo.
Al centro del convegno annuale il ruolo della tecnologia Fixed Wireless Access (FWA) in Italia e il suo contributo per raggiungere più rapidamente i risultati di copertura fissati a livello europeo.