L’OPERAZIONE

Wetaxi, aumento di capitale da 2 milioni

Il ceo Massimiliano Curto: “Risposta positiva da angel investor e imprenditori italiani. Grazie all’equilibrio tra business e tecnologia costruiamo permettiamo alle persone di vivere la città in modo nuovo”

Pubblicato il 29 Nov 2019

wetaxi

Un aumento di capitale da due milioni di euro che, con il round aperto l’11 ottobre, ha impiegato soltanto pochi giorni per raggiungere il livello di raccolta. A organizzarlo WeTaxi, la piattaforma digitale per il taxi a tariffa garantita, che permette tramite smartphone di prenotare e condividere il taxi in totale trasparenza. L’aumento di capitale, si legge in una nota, permetterà alla startup di sostenere finanziariamente il suo piano di sviluppo aziendale e implementare in tutta Italia i servizi per le cooperative dei taxi e per i cittadini.
Tra i finanziatori un ruolo di primo piano per l’aumento di Capitale è stato giocato dal club degli investitori, che ha investito 455.000 euro, cui si affiancano, tra gli altri, in qualità di investitori privati imprenditori di primo piano come  il fondatore, presidente e Ad di Sabelt Giorgio Marsiaj. Rsm Studio Palea e Nash Advisory sono intervenuti come advisor finanziari mentre lo Studio Ravinale e Associati come advisor legale nell’operazione

“La risposta rapida e positiva da parte di angel investor e imprenditori privati italiani che scelgono di investire sull’Italia è per noi un’importante conferma del lavoro che stiamo facendo e della bontà del modello collaborativo e dell’asset valoriale che punta ad accompagnare lo sviluppo e la crescita delle storiche radiotaxi italiane- afferma Massimiliano Curto, ceo di Wetaxi – Alla base della nostra piattaforma c’è la convinzione che l’equilibrio tra business, persone e tecnologia sia la chiave per costruire un mondo più collaborativo, sostenibile e trasparente che permetta di muoversi e vivere le città in un modo nuovo”.

Nata nel 2017 a Torino, grazie alle partnership strette con le maggiori cooperative dei radiotaxi in oltre 20 città italiane, Wetaxi consente tramite l’app su smartphone di prenotare il taxi conoscendo in anticipo il costo massimo del viaggio, semplicemente inserendo il punto di partenza e di arrivo. Giunti a destinazione, Wetaxi garantisce il pagamento del valore inferiore tra quello calcolato al momento della prenotazione e quello indicato dal tassametro. In più, permette di condividere la corsa con altri utenti con un percorso simile, assicurando ulteriore risparmio. Il pagamento può avvenire tramite app oppure a bordo.

L’aumento di capitale servirà per consolidare il servizio nelle città in cui il servizio è già presente e di continuare ad innovare, portando il taxi condiviso anche a Milano e Roma insieme alle cooperative Taxiblu 02.4040 e Samarcanda 06.5551, e allo stesso tempo di procedere con l’attivazione in ulteriori città del Paese.

Inoltre, l’aumento di capitale sarà reinvestito da Wetaxi per lavorare sull’upgrade del servizio, in particolare con il lancio di una piattaforma aziendale dedicata a PMI e aziende, affinché possano utilizzare in maniera sempre più facile e trasparente il servizio offerto dalle cooperative di radiotaxi.

“Fare innovazione per noi significa innanzitutto collaborazione, interpretare il mercato e accompagnare gli operatori già esistenti: scopo di Wetaxi è infatti da una parte mettere a disposizione dei cittadini una modalità più semplice e trasparente per prenotare il taxi, dall’altra supportare i radiotaxi e i tassisti stessi, offrendo loro gli strumenti smart necessari per intercettare target più giovani e diventare più competitivi e vantaggiosi – conclude Curto – Il servizio offerto dai taxisti è un volano per le economie locali perché permette alle città di essere più dinamiche, attrattive sostenendone i business travel e gli eventi dedicati al grande pubblico”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati