LA DECISIONE

Twitter ci ripensa: più tempo per cancellare gli account inattivi

La piattaforma non rimuoverà subito i profili da cui non si “cinguetta” da più di sei mesi. Prima c’è da sciogliere il nodo di quelli che appartengono a utenti deceduti

Pubblicato il 29 Nov 2019

twitter-161111113728

Per il momento i profili Twitter degli utenti che non sono attività da più di sei mesi non verranno rimossi dalla piattaforma. Ad annunciarlo è l’app di microblogging, che con l’occasione si scusa “per la confusione e le preoccupazioni generate” dall’annuncio che risale a pochi giorni fa e che dava tempo fino all’11 dicembre per adeguarsi.

A mettere la società sull’avviso di prendere tempo è il caso degli account che appartenevano a persone che nel frattempo sono decedute, e su cui i parenti non hanno al momento la possibilità di scegliere se cancellarli o se ad esempio renderli “commemorativi”, come accade per Facebook.

Twitter ammette con una serie di messaggi pubblicati sulla piattaforma che su questo aspetto c’è una “mancanza”, e rassicura gli interessati che nel caso specifico nessun account inattivo sarà rimosso “fino a quando non creeremo un nuovo modo per renderli commemorativi”.

Il tema dell’eliminazione degli account che non danno segni di attività rimane però in primo piano per l’azienda, dal momento che almeno per i residenti dell’Unione europea sarà necessario prendere decisioni se non altro per adeguarsi alle prescrizioni del Gdpr, il  regolamento europeo per la protezione dei dati personali.

Proprio per questo motivo, quando il nodo che blocca la situazione sarà sciolto, Twitter inizierà a eliminare gli account proprio per i propri utenti nell’Ue, per poi eventualmente estendere la policy anche ad altri Paesi con l’obiettivo di assicurare “l’uniformità del servizio”.

Secondo l’annuncio dato da Twitter il 27 settembre l’intenzione del social sarebbe stata quella di cancellare i profili degli utenti inattivi da più di sei mesi, e di rendere successivamente il loro nome utente disponibile per altre persone. “Come parte del nostro impegno a servire la conversazione pubblica – aveva detto un portavoce della società – stiamo lavorando per eliminare gli account inattivi, in modo da presentare informazioni più accurate e credibili di cui le persone possano fidarsi”. La cancellazione, nelle intenzioni del social, sarebbe stata preceduta da un tentativo di contattare direttamente gli utenti, “per informarli che i loro account potrebbero essere eliminati in modo permanente a causa della prolungata inattività”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati