CONCORRENZA

L’Antitrust Ue indaga (ancora) su Google: nel mirino la raccolta dati

L’investigazione è allo stadio preliminare e punta a fare chiarezza tra le altre cose sulle politiche del motore di ricerca su servizi locali, pubblicità online e ad targeting

Pubblicato il 02 Dic 2019

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Come e perché Google raccoglie dati dei suoi utenti? Se lo chiedono nella Ue i responsabili dell’Antitrust, che non sono convinti tutto avvenga nel modo previsto dalla legge. Per questo hanno deciso di aprire una indagine preliminare sulle politiche di raccolta dei dati da parte del motore di ricerca di Alphabet. Da un decennio Google è al centro di numerose inchieste su entrambe le sponde dell’Atlantico in ambito concorrenza, e ha subito sanzioni, richiami e multe anche molto consistenti soprattutto negli ultimi anni, per quanto riguarda l’Europa.

“La Commissione – ha spiegato alla Reuters un portavoce dell’antitrust europeo – ha inviato alcuni questionari come parte di una investigazione sulle pratiche di Google per la raccolta dei dati. Le indagini preliminari sono dunque attualmente in corso”.

In particolare, spiega Reuters, l’Antitrust europeo sta approfondendo la raccolta di dati relativi ai servizi di ricerca locali, alla pubblicità online, ai servizi di ad targeting, ai servizi di login, all’utilizzo dei browser web e altre modalità di raccolta dei dati.

Margrethe Vestager, Commissario europeo per la competizione, solo negli ultimi due anni ha multato Google per più di 8 miliardi di euro, oltre ad aver ordinato all’azienda di cambiare la modalità con la quale conduce le sue attività in questo settore.

Dal canto suo Google ha detto che utilizza i dati degli utenti per rendere migliori i suoi servizi e che gli utenti possono, se lo vogliono, cambiare, cancellare o trasferire i propri dati in qualsiasi momento.

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