STRATEGIE

Innovazione, Leonardo potenzia la roadmap e lancia i Labs

Il programma punta al rafforzamento della ricerca tecnologica aziendale attraverso il coinvolgimento di competenze esterne in ottica di open innovation. Sviluppo di tecnologie altamente innovative l’obiettivo dei laboratori

Pubblicato il 02 Dic 2019

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Sviluppare progressivamente il know how tecnologico e di prodotto in un contesto internazionale sempre più competitivo, potenziando la ricerca e mettendola a fattor comune di tutte le strutture di business aziendali. È l’obiettivo dei Leonardo Labs, gli incubatori tecnologici al centro della road map per la ricerca e l’innovazione, presentata a Genova in occasione del Leonardo Innovation Award 2019.

La road map punta al potenziamento della ricerca tecnologica aziendale anche attraverso il coinvolgimento di un network di competenze esterne nell’ottica dell’open innovation, all’accelerazione dei processi di digitalizzazione e allo sviluppo di tecnologie abilitanti come driver per competere in maniera efficace sui mercati internazionali. La sfida consiste nel rispondere alle esigenze sia di breve sia di lungo periodo, progettando prodotti e servizi in grado di garantire a Leonardo una crescita in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda Onu 2030.

“La road map assicura a Leonardo – sottolinea l’Ad, Alessandro Profumo –una prospettiva di crescita nel lungo periodo per affrontare le sfide del terzo millennio in chiave sostenibile. Duplice l’obiettivo: da una parte soddisfare la domanda del mercato che richiede un’innovazione continua, dall’altra anticipare l’innovazione che, a sua volta, genera nuova domanda. I Leonardo Labs consentiranno, inoltre, di alimentare un flusso continuo di talenti per assicurare flessibilità e rinnovamento sia di capacità sia di competenze professionali in base a un modello adottato su scala internazionale, nonché il nostro costante aggiornamento sui trend tecnologici a livello mondiale”.

Nei nuovi laboratori è previsto, nei prossimi cinque anni, un importante inserimento di giovani ricercatori esterni di provenienza internazionale, focalizzati su attività ben definite e sotto la supervisione di esperti e ricercatori interni. Un’opportunità per attirare talenti anche dall’estero.

Nascerà dunque una comunità interdisciplinare per lo sviluppo di tecnologie e prodotti del futuro. Tra le principali aree di ricerca già definite figurano i Big Data, il calcolo ad alte prestazioni e la simulazione, l’Intelligenza Artificiale e i sistemi autonomi (unmanned), le tecnologie quantistiche e la crittografia, la mobilità elettrica, i materiali e le strutture.

“I Leonardo Labs – osserva Roberto Cingolani, Chief Technology and Innovation Officer di Leonardo – saranno strutture di ricerca centrali incaricate di lavorare su programmi di frontiera nel medio-lungo periodo, trasversali alle aree di business aziendali, in grado di sviluppare le tecnologie del futuro e anticipare la domanda del mercato. L’iniziativa costituisce un fattore chiave per la crescita competitiva di Leonardo”.

I Leonardo Labs studieranno e svilupperanno tecnologie altamente innovative. Queste nuove strutture sorgeranno in prossimità dei principali siti industriali di Leonardo in Italia con l’obiettivo di facilitare il trasferimento tecnologico e di massimizzare i benefici per i territori di riferimento, consolidando anche la collaborazione con le istituzioni locali. L’area di Genova, tra le sedi dei Leonardo Labs, ospiterà, in particolare, uno dei più potenti calcolatori esistenti che rafforzerà significativamente le capacità dell’azienda e nazionali nel supercalcolo, nei big data e nei sistemi autonomi e intelligenti.

I vincitori dell’Innovation Award 2019

I VINCITORI DELLA CATEGORIA DIPENDENTI
Categoria Innovazione Incrementale – Luke Parry, Ian Elder, Elizabeth McDougall, Stephen Beecham, Michael Troughton (Divisione Elettronica – UK): tecniche avanzate di Addittive Manufacturing per sistemi ottici compatti.
Vincenzo Scotti, Domenico Grandoni, Lucia Luzietti, Federica Mastracci, Marco Corsi, Mariano Biscardi, Claudio Mammone, Sara Barozzi (Telespazio): Enhanced Flood Footprint (EFF), servizio di nuova generazione per la mappatura delle inondazioni.

Categoria Innovazione Radicale –  Alfredo Ricciardi e Rita Gambino (Divisione Aerostrutture):  utilizzo del polipropilene auto rinforzato (SRPP – Self Reinforced PolyPropylene) nella produzione di bordi di attacco alari.

Categoria Idea –  Domenico Cascone ed Emiliano Pifferi (Thales Alenia Space Italia): sistema innovativo di generazione dell’energia solare.

Brevetto dell’anno – Angelo Aprile, Giorgio Isella, Alessandro Montanari (Divisione Elettronica): EP3319172A1 Sistema RF pulsato multisensing ad apertura distribuita per applicazioni avioniche e spaziali.

Processi che cambiano l’azienda –  Mauro Cerioni (Divisione Cyber Security): una nuova figura in azienda per la diffusione di pratiche eco-sostenibili, il Green Community Leader.

Processi produttivi per il miglioramento continuo – Pietro Zanella, Giacomo Gori, Alex Pravettoni e Luca Vallini (Divisione Elettronica): sistema di saldatura automatica per celle fotovoltaiche.

Tema Trasversale 2019Intelligenza Artificiale:  Marco Gazzanica e Roberto Sanguini (Divisione Elicotteri)
Sistema di monitoraggio dello stress con tecnologie a infrarosso.

I VINCITORI DEL PREMIO ESTERNO: L’INNOVATHON

Primo classificato
Uranium miners – Michele Lizzit (LUISS Roma), Samuele Turci (Università di Bologna), Andrea Cracco
(Università di Verona), Giacomo Ferretti (Università di Milano), Stefano Secci (Leonardo)
Secondo classificato
I Turuk – Edoardo Gruppi (Università di Genova), Lorenzo Carpaneto (Università di Genova), Filippo
Lamberto (Università di Genova), Marco Lanteri (Università di Genova), Gianpiero Ungarelli
(Università di Genova)
Terzo classificato
AIROBoys – Andrés Fernando Arciniegas Mejía (Università La Sapienza), Egor Orel (Università La
Sapienza), David Esteban Imbajoa Ruiz (Università La Sapienza), Anupam Nautiyal (Università La
Sapienza), Alessandro De Angelis (Leonardo)

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