“Crescita economica, sostenibilità ambientale e inclusione sociale sono possibili grazie alla trasformazione digitale costruita sulle reti ultra-broadband in fibra e 5G. L’integrazione di infrastrutture di rete e sistemi intelligenti diffusi consentirà la realizzazione di servizi digitali in ogni settore di attività economica e sociale”. Intervenendo all’evento 5G Italy, The Global Meeting in Rome, Pietro Guidani accende i riflettori sul ruolo cruciale delle nuive erti per la realizzazione dell’Italia 4.0.
“La nuova frontiera dei servizi digitali è già una realtà dimostrata dagli oltre 150 servizi “Smart” sperimentati in campo dalle imprese di telecomunicazioni nelle 10 grandi città ove sono stati stretti rapporti di collaborazione con decine di imprese, amministrazioni pubbliche, università e centri di ricerca – ha spiegato Guindani – Un elemento fondamentale di questa e vera e propria rivoluzione digitale è la collaborazione tra le imprese di telecomunicazioni, le imprese private, le autonomie locali e le università. In particolare il rapporto con le università ed i centri di ricerca sarà sempre di più l’asse portante per la formazione del capitale umano, la ricerca applicata e l’innovazione tecnologica necessaria per lo sviluppo di servizi intelligenti che, basandosi sulle reti in fibra e 5G, utilizzeranno l’Internet delle cose, le tecnologie cloud distribuite ed algoritmi per abilitare l’intelligenza artificiale e Blockchain. Grazie all’adozione delle tecnologie più avanzate migliorerà la competitività internazionale dell’economia italiana e la crescita del Pil potrà accelerare dell’1% all’anno, pari a 20 miliardi di euro aggiuntivi all’anno”.
Per il presidente di Asstel, “l’integrazione delle nuove reti fibra-5G influenzerà radicalmente la crescita e lo sviluppo di diversi settori che potranno sfruttare appieno le potenzialità della trasformazione digitale, offrendo sia alle persone che alle aziende nuovi servizi che fino ad oggi non avremmo mai potuto pensare che sarebbero stati effettivamente realizzabili” –
“Dalla manifattura e industria 4.0, alla mobilità delle persone e delle merci, dalla sanità, all’istruzione, dal turismo ai beni culturali, dalla sicurezza ai servizi al cittadino della pubblica amministrazione, potenzialmente ogni settore dell’economia e della società potranno beneficiare di servizi digitali intelligenti – ha evidenziato –Questo scenario richiede l’avvio di partnership pubblico-private sia per accelerare la costruzione delle infrastrutture, sia per dimostrare ai cittadini le opportunità offerte dalle nuove tecnologie grazie alle nuove generazioni di servizi digitali”.
“Non possiamo perdere questa sfida – ha concluso Guindani – Nonostante gli interventi messi in campo in questi anni, siamo ancora in ritardo nello sviluppo digitale. È una partita da giocare insieme, una vera chiamata collettiva per la crescita e lo sviluppo sostenibile”.