STRATEGIE

Dalla smart city alla safe city: data analytics e connettività sostengono la svolta

In sei anni le calamità climatiche hanno provocato danni per oltre 9 miliardi nel nostro Paese: l’utilizzo sistematico ed efficace di soluzioni tecnologiche all’avanguardia può facilitare la messa in sicurezza delle città. Gli esperti a dibattito al convegno Iatt-Prysmian

Pubblicato il 03 Dic 2019

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Tra il 2013 e il 2019 sono stati dichiarati in Italia 87 casi di “Stato d’emergenza” per calamità climatiche come siccità, alluvioni o frane, con danni pari a 9,4 miliardi di euro. I numeri di Ref Ricerche sono stati la base di discussione al convegno “Safe City: le priorità del remote control” organizzato oggi a Roma da Prysmian Group e Iatt (Italian Association for Trenchless Technology), dove si è evidenziata l’urgenza di utilizzare in modo sistematico ed efficace le soluzioni offerte dall’innovazione tecnologica per limitare e possibilmente prevenire i danni provocati da questi fenomeni: raccolta, analisi ed elaborazione dati a supporto dei decision maker, abilitate dalle nuove generazioni di connettività come fibra ottica, banda ultralarga e 5G, possono rappresentare una chiave per mettere in sicurezza edifici, infrastrutture e cittadini.

“Rendere le nostre città sicure oltre che intelligenti è un obiettivo imprescindibile – ha detto Carlo Scarlata, Amministratore Delegato Commerciale di Prysmian Italia – Per raggiungere questo traguardo occorre dare priorità a tutti gli strumenti e i servizi che, grazie all’Internet of Things, consentono di fare di ogni elemento della città, che sia edificio, strada, automobile o robot industriale, il nodo di una rete dotata di sensori in cui gli elementi sono interconnessi e comunicano in modo multidirezionale e intelligente”.

“Le tecnologie no-dig possono fornire un contributo preziosissimo al percorso che porta a fare delle nostre città dei luoghi innovativi e sicuri” – ha spiegato Paolo Trombetti, Presidente Iatt – Il rapporto tra trenchless technology e remote control è una dinamica win-win che consente rapidità di implementazione delle nuove tecnologie ed evita allo stesso tempo l’invasività sul territorio e sull’ambiente che avrebbero i sistemi tradizionali di posa in opera di cavi”.

Tra i progetti presentati oggi quello di Fabio Grazioli dell’Università degli Studi dell’Aquila che ha lanciato l’iniziativa “Incipict” per il monitoraggio strutturale della città dell’Aquila – duramente colpita dal terremoto del 2009 – attraverso una rete ottica sperimentale per collegare i siti più importanti della città. Al progetto partecipa Prysmian Group con la fornitura di fibra ottica per la rete infrastrutturale.

Il Convegno ha rappresentato l’occasione per fare il punto sulle tecniche e le tecnologie per delle città più efficienti e sicure e numerose sono le personalità e le istituzioni intervenute: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), Comune di Firenze, oltre a rappresentanti di Tim, Vodafone Italia, Inwit, Ericsson Italia, Rfi, Infratel Italia, Nokia Italia, Ceit, Italtel, MM Spa.

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