Nasce Talent Pipeline, servizio su misura di recruiter

Pubblicato il 24 Apr 2012

LinkedIn, il più grande network professionale al mondo con oltre 150 milioni di iscritti, ha presentato oggi LinkedIn Talent Pipeline, un servizio dedicato alle aziende che operano nel settore del recruiting. Talent Pipeline consente di gestire in maniera centralizzata i contatti con i professionisti, indipendentemente dalla loro provenienza, per essere in grado di individuare velocemente i talenti migliori. Talent Pipeline sarà disponibile all’interno di LinkedIn Recruiter, senza alcun costo aggiuntivo.

Talent Pipeline è disegnato per i recruiter che, in un contesto di business in rapida evoluzione, devono essere in grado di rispondere sempre più velocemente alle esigenze che si presentano di volta in volta. Inoltre, con l’affermarsi dei social media e di altre possibilità per entrare in contatto con i potenziali candidati, si sta sempre più diffondendo la tendenza, da parte dei recruiter, a ricorrere a fonti più dirette e ad ampliare la ricerca per entrare in contatto non solo con i candidati attivi, ma anche con i cosiddetti candidati “passivi”, ovvero i professionisti che al momento non sono alla ricerca di nuove opportunità di lavoro. I network professionali come LinkedIn rendono per la prima volta possibile il contattare e assumere candidati passivi su vasta scala.

La possibilità di individuare ed entrare in contatto con questi professionisti anche prima che questi presentino una formale domanda di assunzione, permette alle aziende di reagire più rapidamente, soddisfando le nuove esigenze in termini di ricerca del personale. Da un recente studio condotto da LinkedIn è emerso che il 92% dei senior manager statunitensi, appartenenti al settore risorse umane e selezione del personale, considera i candidati passivi un elemento centrale o parte integrante della propria strategia di recruiting, mentre il 61% intende focalizzarsi maggiormente sull’assunzione di candidati passivi nell’anno in corso.

Seguendo questa strategia, la corretta gestione del flusso di candidati assume un’importanza chiave. Tuttavia, il proliferare dei canali attraverso cui è possibile entrare in contatto con i potenziali candidati (dai biglietti da visita raccolti nel corso di convegni ed eventi, alle referenze e ai siti per la ricerca di lavoro) rende estremamente complesso tracciare, e mantenere aggiornato, l’elenco dei contatti. L’86% dei partecipanti al sondaggio si considera insoddisfatto dagli strumenti attualmente disponibili.

"Grazie alla sempre maggiore importanza assunta dalla ricerca di talenti passivi, i recruiter sono alla ricerca di un sistema semplice e intelligente per ampliare, tenere traccia e mantenere i contatti con i migliori talenti in circolazione – ha detto Marcello Albergoni, Senior Sales Manager di LinkedIn Italia – L’impegno principale di LinkedIn è quello di continuare a sviluppare i migliori prodotti possibili per aiutare i recruiter a creare connessioni tra professionisti e opportunità, a livello globale. Talent Pipeline è un nuovo passo avanti in questa direzione: una semplice, ma necessaria, estensione delle funzionalità che i team di recruiting già utilizzano".

La maggior parte dei candidati passivi non ha mai presentato una domanda di lavoro, pertanto non è registrata in alcun sistema aziendale per la gestione delle domande di assunzione (Ats). Per tenere traccia dei propri contatti, molti recruiter utilizzano fogli di calcolo, che non offrono funzionalità di collaborazione, o database che in breve tempo diventano obsoleti. Talent Pipeline risolve questi problemi permettendo di:

Importare in Recruiter contatti e cv che vengono confrontati con quelli degli oltre 150 milioni di membri già presenti su LinkedIn, quindi contrapposti ai profili pertinenti, che gli iscritti mantengono aggiornati anche quando non sono alla ricerca di un impiego.
Eseguire ricerche, inserire tag e condividere i resoconti con tutto il team, come già succede con gli profili trovati su LinkedIn. Inoltre, grazie ai nuovi strumenti che permettono di aggiungere l’origine e lo stato dei potenziali contatti, i recruiter possono generare report sulle attività di selezione del personale e renderle ancora più efficienti
Valutare ed entrare in contatto con i potenziali candidati, grazie alle informazioni fornite nei profili di LinkedIn quali i contatti condivisi, gli aggiornamenti sulle attività, le referenze e i gruppi condivisi.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati