Verso una proroga, al 30 giugno 2020 del termine a decorrere dal quale i pagamenti alle Pubbliche amministrazioni possono essere effettuati dai prestatori di servizi di pagamento esclusivamente attraverso la piattaforma PagoPA. Attualmente l’obbligo è al il 31 dicembre così come stabilito dall’articolo 65, comma 2, del decreto legislativo 13 dicembre 2017, n. 217, modificato dall’art. 8 comma 4 del D.L. 14/12/2018, n. 135 (il cosiddetto decreto Semplificazioni).
La modifica, apprende Public Policy, sarebbe contenuta nel cosidetto Milleproroghe che a sua volta potrebbe confluire nella legge di Bilancio. La norma, si legge in una bozza di emendamento, è necessaria per consentire l’entrata a pieno regime della piattaforma pagoPA, alla quale, ad oggi, non hanno aderito tutte le Pubbliche amministrazioni obbligate a farlo.
Lo stesso emendamento, inoltre, punta a facilitare l’adesione delle amministrazioni, stabilendo che questa possa avvenire in via sussidiaria attraverso altro soggetto (amministrazione o partner tecnico) già operante sulla piattaforma. Per rendere più stringente la norma, si prevede infine che il mancato adempimento dell’obbligo da parte delle pubbliche amministrazioni incide sulla misurazione e valutazione della performance dei dirigenti responsabili e comporta responsabilità dirigenziale e disciplinare.
PagoPA, cos’è e come funziona
Realizzato dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), il sistema PagoPa è stato trasferito in gestione alla Presidenza del Consiglio, in attuazione dell’’articolo 5 del Codice dell’Amministrazione Digitale e del D.L. 179/2012, come convertito in legge. La Presidenza del Consiglio, a sua volta, si avvale del Commissario straordinario per l’attuazione dell’agenda digitale e ha disposto la costituzione di una società per azioni partecipata dallo Stato (PagoPA spa). PagoPA è una piattaforma che mette in collegamento cittadini, Pubbliche Amministrazione e Prestatori Servizi di Pagamento per consentire il pagamento dei tributi in modo semplice e sicuro. PagoPA non è un sito dove pagare, ma proprio una piattaforma che consente al cittadino di scegliere quale strumento di pagamento utilizzare in base alle sue preferenze e alle sue abitudini. Grazie a pagoPA il cittadino ha la possibilità di ricevere in tempo reale l’attestazione dell’avvenuto pagamento e la Pubblica Amministrazione di chiudere automaticamente la posizione debitoria aperta.
Cosa si può pagare con PagoPA
PagoPA permette di pagare tributi, tasse, utenze, rette, quote associative, bolli e qualsiasi altro tipo di pagamento verso le PA centrali e locali, ma anche verso altri soggetti, come le aziende a partecipazione pubblica, le scuole, le università, le Asl. Con il sistema si possono fare pagamenti verso tutti gli enti pubblici, tutte le società a controllo pubblico e verso società private che forniscono servizi al cittadino purché aderiscano all’iniziativa.
Perché aderire a PagoPA
Le PA e le società a controllo pubblico aderiscono al sistema PagoPA perché previsto dalla legge. Il vantaggio è quello di poter fruire di un sistema di pagamento semplice, standardizzato, affidabile e non oneroso per la PA e più in linea con le esigenze dei cittadini. I Prestatori di Servizi di Pagamento (Psp) aderiscono al sistema pagoPA su base volontaria per erogare servizi di pagamento ai propri clienti (cittadini e imprese) sia occasionali che abituali. Ogni Psp aderente decide quanti e quali servizi di pagamento rendere disponibili: carta di credito, addebito in conto e altro