“Oggi Wind Tre ha informato le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, di aver scelto Ibm come eventuale azienda alla quale esternalizzare i data center. Inizierà quindi la fase della cosiddetta ‘due diligence’ che confermerà o meno l’operazione”. Ad annunciarlo in una nota sono i sindacati, che mostrano preoccupazione per la decisione appresa dall’azienda: “Nessuna altra informazione è stata invece fornita in merito alle modalità, alle tempistiche o all’impatto sui lavoratori di questa operazione – prosegue il comunicato – Non possiamo che ribadire il nostro dissenso al progetto di esternalizzare i data center”.
“Allo stesso modo – conclude la nota dei sindacati – rivendichiamo con urgenza un confronto chiaro e serio sul futuro complessivo dell’azienda. Qualora l’azienda non venisse al tavolo in tempi rapidi, saremo pronti ad indire la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Secondo le indiscrezioni che circolano sulla vicenda la trattativa tra la società guidata da Jeffrey Hedberg e Ibm dovrebbe concludersi entro marzo e coinvolgerebbe circa 130 lavoratori.
”Pensavamo di esserci lasciati alle spalle la stagione delle esternalizzazioni che tanta sofferenza ha provocato a livello occupazionale in questo settore, invece Wind Tre vuole riprendere questo infelice percorso che ci trova nettamente contrari – afferma Stefano Conti, segretario nazionale Ugl Telecomunicazioni – Ci aspettiamo a stretto giro un incontro con l’azienda, ricordando che sono state già avviate ed esperite al Ministero del Lavoro le procedure di raffreddamento per un’eventuale sciopero a livello nazionale”.