L’assemblea dei soci di Inwit dà il via libera alla fusione della società delle torri con Vodafone Tower, operazione da cui nascerà il più importante operatore delle torri in Italia. A dare parere favorevole all’operazione è stato il 99% dei soci di minoranza presenti alla riunione, che si è svolta ieri all’auditorium di Rozzano e a cui ha partecipato l’83% del capitale della società. L’assemblea è servita anche per approvare la modifica dello statuto, che entrerà in vigore dall’ufficializzazione della fusione.
La procedura di approvazione è avvenuta secondo il cosiddetto “white wash”, secondo cui il parere favorevole sarebbe stato efficace soltanto se espresso dalla maggioranza dei soci presenti in assemblea ad esclusione però del socio di maggioranza, Tim, che ha in portafoglio il 60,3 % dell’azienda.
Dopo la votazione l’assemblea ha nominato i già cooptati consiglieri Carlo Nardello e Piergiorgio Peluso. “Il fatturato a cui aspiriamo – sottolinea in assemblea l’ad Giovanni Ferigo – supera un miliardo di euro nel 2026 quando gran parte delle sinergie saranno raccolte. Questa operazione di consolidamento farà della nostra società il primo operatore in Italia con un parco che conterà oltre 22 mila torri. Oggi Inwit ha compiuto l’ultimo passo che le compete – sottolinea Ferigo – Non appena avremo l’esito della procedura Antitrust in corso potremo quindi dare vita senza indugi al primo operatore di torri in Italia”.
Al termine dell’assemblea dei soci si è riunito il Consiglio di amministrazione di Inwit, che ha nominato Piergiorgio Peluso presidente del cda senza poteri esecutivi, mentre lo Stesso Peluso e Nardello sono stati nominati nel Comitato Strategico.
Parallelamente alla votazione Inwit ha sottoscritto un contratto di finanziamento per 3 miliardi con un pool di banche, che hanno acceso tre linee di credito con le quali sarà finanziata l’acquisizione della partecipazione di minoranza in Vodafone Towers e la distribuzione del dividendo straordinario (0,5936 euro per azione per complessivi 570 milioni), oltre che rifinanziata parte dell’indebitamento esistente di Inwit e soddisfatte le esigenze di cassa.
Sempre ieri anche l’assemblea dei soci di Vodafone Tower ha dato il via libera alla fusione, che a questo punto rimane condizionata soltanto dal parere che deve arrivare dall’Antitrust.