Sulle offerte iniziali e gli scambi di cripto-attività è necessaria “una disciplina specifica idonea a fornire un nuovo quadro di riferimento per operatori e investitori”. E’ la conclusione a cui è giunta la Consob, Commissione nazionale per le società e la Borsa, pubblicando il documento finale sull’argomento dopo un’attività di studio e consultazione durata nove mesi, che si riferisce in particolare alle Ico, le Initial coin offering, cioè il finanziamento di progetti imprenditoriali con l’emissione e l’offerta al pubblico di token basati su criptovalute.
Il documento pubblicato da Consob “vuole essere – spiega l’authority – un contributo al dibattito, elaborato in vista dell’eventuale definizione di un regime normativo in ambito nazionale che disciplini lo svolgimento di offerte pubbliche di cripto-attività e delle relative negoziazioni”.
Il documento analizza complessivamente le cripto-attività, e approfondisce il ruolo delle piattaforme per l’offerta di cripto-assets di nuova emissione, i sistemi di scambio e i “servizi di portafoglio digitale” per la custodia e il trasferimento delle cripto-attività. L’obiettivo di questo esercizio, spiega Consob in una nota, è individuare possibili soluzioni normative per disciplinare alcune cripto-attività che non sono assimilabili agli strumenti finanziari e che pertanto “richiedono una disciplina specifica idonea a fornire un nuovo quadro di riferimento per operatori e investitori”.
Per arrivare alla definizione del documento Consob ha promosso un confronto pubblico che ha coinvolto gli operatori di mercato attraverso la pubblicazione, il 19 marzo scorso, di un documento per la discussione, seguito da un public hearing che si è tenuto il 21 maggio all’università Bocconi di Milano.