Entra nel vivo il passaggio al nuovo standard per la trasmissione del segnale televisivo del digitale terrestre, il Dvbt2: comincia il processo che si concluderà con lo switch off definitivo a giugno del 2022 e consentirà la liberazione delle frequenze destinate al 5G.
Per accompagnare la transizione e fare in modo che avvenga senza traumi il governo ha messo a disposizione dei cittadini, fin dall’anno scorso, un incentivo per l’acquisto di nuove Tv che supportino la tecnologia Dvb-t2 Hevc o di decoder per adeguare gli apparecchi più datati. Sarà utile a chi possiede televisori acquistati prima del 2017, data dalla quale è stata bloccata la vendita degli apparecchi non conformi ai nuovi standard. Il contributo statale è fissato in 50 euro ed è a disposizione delle famiglie con reddito Isee inferiore ai 20mila euro annui.
La platea interessata dallo switch off, secondo alcune stime recenti, dovrebbe essere vicina al 35% della popolazione italiana.
Ma vediamo più da vicino quale sarà il calendario che permetterà la liberazione della banda 700 da parte dei broadcaster:
– dal 1° settembre al 31 dicembre 2021: Valle d’Aosta, Piemonte (Torino), Lombardia (Milano), Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige;
– dal 1° Gennaio al 31 Marzo 2022: Liguria (Genova), Toscana, Umbria, Lazio (Roma), Campania (Napoli), Sardegna;
– Dal 1° Aprile al 30 Giugno 2022: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche.
A essere liberati saranno i canali dal 50 al 53, con lo spostamento delle emittenti su altre frequenze. In questa fase basterà semplicemente risintonizzare il televisore: anche quelli più vecchi, capaci di ricevere il digitale terrestre in definizione standard (non Hd) continueranno a vedere le trasmissioni.