Nuovo problema per Western Link, il cavo sottomarino per il collegamento in alta tensione (600 Kv) tra Scozia, Inghilterra e Galles: il servizio si è interrotto venerdì e non è ancora stato ripristinato. A dare l’annuncio è Prysmian, che ha realizzato il progetto in partnership con Siemens, per National Grid electricity transmission e ScottishPower Transmission. “Prysmian – si legge in una nota dell’azienda – informerà il mercato non appena ci saranno sviluppi”.
In conseguenza di questa vicenda il titolo della società ha subito perdite in borsa, arrivando a segnare un -2,5%.
Un incidente dello stesso genere si era già verificato il 6 aprile, e aveva messo l’azienda sull’avviso di riesaminare il bilancio consolidato e il progetto di bilancio d’esercizio relativi al 2018, accantonando 70 milioni di euro “a fronte delle penali previste contrattualmente – spiegava l’azienda in un comunicato – dei costi di riparazione e dei costi accessori relativi alla problematica e a ulteriori riparazioni che si dovessero eventualmente rendere necessarie nel prevedibile futuro”.
Un ulteriore accantonamento, per 25 milioni, era poi stato deliberato a seguito delle richieste di risarcimento danni di alcuni clienti “conseguenti alla decisione dell’aprile del 2014 della Commissione Europea relativa a presunte condotte anticoncorrenziali nel mercato dei cavi ad alta tensione terrestri e sottomarini”, recitava la nota. puntualizza la nota.
Rispetto ai dati comunicati a marzo 2019, così, i ricavi di Gruppo sono stati ridotti di 53 milioni “tutti ascrivibili al segmento operativo Projects, per effetto degli accantonamenti sulla commessa WesternLink”, puntualizzava la nota.