Con la nuova iniezione di capitale – un finanziamento ricevuto da un pool di banche per un ammontare complessivo di circa 150 milioni di euro – Irideos può dare via libera al nuovo piano industriale che, dopo l’aggregazione di vari operatori Ict di piccole e medie dimensioni, prevede una crescita organica del fatturato di oltre il 30% e un Ebitda più che raddoppiato al 2024, grazie anche a un sostanzioso piano di investimenti.
Gli obiettivi del nuovo piano industriale
Irideos aggrega e consolida gli asset e le competenze di sei operatori italiani focalizzati sulla clientela business: Infracom, Kpnqwest Italia, Mc-link, BiG Tlc, Enter e Clouditalia. L’obiettivo è supportare lo sviluppo e la competitività delle aziende attraverso soluzioni abilitanti che coniugano cloud, data center, fibra ottica, sicurezza e innovazione. Le soluzioni Irideos fanno leva su una piattaforma tecnologica che integra 14 data center a Milano, Roma, Trento e Verona, il più grande Internet hub privato italiano (l’Avalon Campus), piattaforme multicloud italiane certificate AgId e una rete in fibra ottica di oltre 30 mila km lungo le principali autostrade e la dorsale adriatica.
La crescita prevista dal polo controllato dal fondo infrastrutturale F2i e dal fondo Marguerite si basa sul rafforzamento del posizionamento e delle infrastrutture nel mondo del multicloud, con soluzioni ibride tra Cloud pubblici e privati. Focus anche sui data center – e in particolare su Avalon Campus, punto di incontro ed interconnessione tra operatori, Ott ed aziende – oltre che sulla connettività avanzata, con la diffusione di servizi ad alto tasso di innovazione come “Fibra Intelligente”.
“Un altro passo importante per lo sviluppo del progetto Irideos”, commenta in una nota l’amministratore delegato del gruppo Danilo Vivarelli, “con un solido piano industriale, sfruttando le competenze e le risorse delle realtà integrate in un operatore di scala nazionale. Ma soprattutto un piano di crescita ed innovazione per rispondere al meglio alle esigenze delle aziende nel loro percorso di trasformazione digitale”.