Tutti i servizi digitali del ministero del Lavoro saranno accessibili tramite Spid. L’annuncio arriva dalla ministra Nunzia Catalfo, in occasione della Giornata della digitalizzazione, nella “Sala capitolare presso il Chiostro del convento di Santa Maria sopra Minerva” dove il dicastero presenta i risultati raggiunti e gli obiettivi futuri, in tema di innovazione tecnologica.
“Dalla seconda settimana di marzo tutti i servizi che offre il ministero del Lavoro saranno accessibili attraverso Spid, il cosiddetto Pin unico – ha spiegato Catalfo – Stiamo lavorando con la ministra Paola Pisano al fascicolo elettronico del cittadino, che parte dall’identità digitale, racchiudendo tutto ciò che riguarda il cittadino: le competenze, il percorso lavorativo, i servizi sociali, fino alla pensione. Si tratta di mettere insieme dati anagrafici e informazioni su lavoro e formazione”.
Secondo la ministra sarebbe un passo avanti nella prospettiva della digitalizzazione rispetto al fascino elettronico del lavoratore. “Al suo interno ci sarebbero le informazioni che riguardano il percorso scolastico, le certificazioni delle competenze, acquisite in ambito formale e informale, oltre a quelle lavorative come e previdenziali – ha puntualizzato – Quindi un accesso unico che potrà essere usato dal cittadino, in un’ottica di semplificazione, dalle imprese e dagli operatori, ovviamente con grado di accesso ai dati, per migliorare anche l’inserimento nel mondo del lavoro, collegandoci anche alla piattaforma a cui stiamo lavorando con Pisano e Anpal per l’incrocio di domanda e offerta di lavoro”.
La strategia congiunta Catalfo-Pisano
Lo scorso novembre le titolari del Lavoro e dell’Innovazione hanno lanciato una sorta di strategia comune sulle competenze e sui servizi digitali, in occasione di ForumPA Sud.
“La formazione in campo digitale è importantissima per tutti i lavoratori della pubblica amministrazione. Abbiamo avuto un incontro con il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano proprio per aggiornare tutta la PA e fare in modo di semplificare tutte le procedure”, aveva detto Catalfo, sottolineando che l’obiettivo è “rendere le banche dati interoperabili per fornire un migliore servizio al cittadino che deve essere sempre più vicino allo Stato”.
“Oltre alla formazione – spiegava Catalfo – che può rendere chi già opera nella pubblica amministrazione più vicino ai nuovi effetti della digitalizzazione, sicuramente bisogna sbloccare le assunzioni. Già abbiamo effettuato nuove assunzione all’Inps che è strettamente collegata al ministero del lavoro e ha ottenuto 3000 assunzioni, e altre 2.000 avverranno a beve. Attraverso questo processo rendiamo la PA sempre più vicina al mondo digitale e assumiamo nuovi giovani, che è la cosa più importante”.