LA TRIMESTRALE

Ericsson, conti in volata. Italia “regina” del segmento Networks

Ricavi a 66,4 miliardi di corone (+4% anno su anno), utile operativo positivo a 6,5 miliardi, margine operativo full year al 9,7%. Il ceo Börje Ekholm: “Riconquistato il primato tecnologico”. Il mercato italiano fra i top performer grazie al 5G

Pubblicato il 24 Gen 2020

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Continuano a migliorare i conti di Ericsson nonostante le sfide del mercato delle Tlc e le incertezze globali: i ricavi del quarto trimestre ammontano a 66,4 miliardi di corone svedesi, +4% anno su anno e +16% rispetto al trimestre precedente. Una riduzione delle vendite in Nord America è stata compensata dalla crescita su altri mercati, in particolare Medio Oriente e Nord-est asiatico, ha spiegato l’azienda.

L’utile operativo è migliorato a 6,5 miliardi di corone, pari a un margine operativo del 9,7%. Nel precedente trimestre Ericsson aveva un utile operativo in rosso (-4,2 miliardi di corone). L’utile operativo reported è di 6,1 miliardi di corone. In ogni caso sono escluse, oltre alle spese di ristrutturazione, anche i costi per il patteggiamento con il regolatore di Borsa Sec e il dipartimento di Giustizia (Doj) negli Stati Uniti (-11,5 miliardi di corone nel terzo trimestre 2019). L’utile netto è di 4,5 miliardi di corone, contro la perdita di 6,5 miliardi dell’anno precedente (quarto trimestre 2018) e la perdita di 6,9 miliardi del terzo trimestre 2019. Il margine lordo della divisione Reti escluse le spese di ristrutturazione è sostanzialmente invariato al 41,1%. Nella divisione Digital Services l’utile operativo è positivo, sempre escludendo le spese di ristrutturazione.

I risultati full year

Per l’interno 2019 le vendite sono aumentate del 4%, dopo aver tenuto conto degli aggiustamenti valutari, e la divisione Reti è cresciuta del 6%. Le vendite reported, a 227,2 miliardi di corone, sono cresciute dell’8%. L’utile operativo reported è migliorato a 10,6 miliardi di corone contro 1,2 miliardi l’anno prima. L’utile operativo è di 22,1 miliardi con margine operativo del 9,7%, sempre escluse le spese di ristrutturazione e i costi per il patteggiamento con Sec e Doj (-10,7 miliardi di corone). Il margine lordo full year è del 37,5% (contro il 35,2% di un anno prima), escluse le spese di ristrutturazione, con miglioramenti in tutte le attività: Networks, Digital Services e Managed Services. A inizio dicembre Ericsson ha concordato di pagare oltre 1 miliardo di dollari per chiudere la causa col dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che la vedeva accusata di corruzione.

Il Cda ha proposto per il 2019 un aumento del dividendo portandolo da 1,00 a a 1,50 corone.

Italia mercato chiave

Nel report pubblicato da Ericsson trova spazio anche l’Italia. In particolare, in merito al segmento Networks, il business principale di Ericsson, si fa riferimento all’Italia come uno dei mercati che nel 2019 ha avuto il maggior incremento di vendite nette rispetto al 2018, dovuto agli investimenti degli operatori in reti sia Lte che 5G.

Nella divisione Reti “Le vendite nette reported sono cresciute del 12% nel 2019 a 155 miliardi di corone” contro 138,6 miliardi un anno prima, si legge nel report. “Le vendite adjusted sono aumentate del 6%. L’incremento delle vendite è stato registrato principalmente negli Stati Uniti, in Sud Corea, Italia, Germania e Arabia Saudita, grazie agli investimenti degli operatori in reti Lte e 5G”.

In linea con gli obiettivi 2020-2022

“Le nostre prestazioni durante il 2019 ci mettono nella giusta direzione per centrare gli obiettivi per il 2020 e il 2022″, ha commentato Börje Ekholm, president e Ceo di Ericsson. “La nostra strategia mirata, con un incremento degli investimenti in R&D unito all’efficienza operativa, sta dando i suoi frutti. Abbiamo riconquistato la nostra leadership tecnologica, recuperato terreno che avevamo perso in diversi mercati e migliorato i risultati finanziari”.

Ekholm ha proseguto dicendo che Ericsson oggi è “leader nel 5G con 78 accordi commerciali 5G con singoli operatori e 24 reti 5G già attive”. Il Ceo ha anche sottolineato che il margine operativo, esclusi i costi di ristrutturazione e il patteggiamento della causa negli Stati Uniti, è del 9,7% per l’intero anno 2019; Ericsson ha quasi raggiunto l’obiettivo di superare il 10% con un anno di anticipo.

L’utile operativo è stato impattato dall’aumento delle spese operative, in particolare per l’acquisizione delle attività di Kathrein, i maggiori investimenti in digitalizzazione e l’aggiunta di risorse per rafforzare la sicurezza e il programma Ethics and Compliance di Ericsson. “Per il 2020 ci aspettiamo spese operativo un po’ più alte, ma non metteranno a rischio il raggiungimento dei nostri obiettivi finanziari”, ha concluso Ekholm.

A febbraio 2019 Ericsson ha annunciato l’intenzione di acquisire la divisione antenne radio e filtri di Kathrein, azienda europea con quartier generale in Germania. Questa acquisizione amplia le capacità e le competenze di Ericsson nel settore e aumenta gli investimenti dell’azienda nella tecnologia per antenne 5G. Kathrein, infatti, è un fornitore leader a livello mondiale di tecnologie per antenne e filtri. Oltre ad ampliare il portafoglio di Ericsson, l’acquisizione porterà competenze vitali per l’evoluzione delle reti radio avanzate.

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