LA RISTRUTTURAZIONE

Telefonica, addio alla Tech unit da 2 miliardi di ricavi (sperati)

La telco spagnola si è rivolta a Morgan Stanley: è caccia a un partner che rilevi il 49% delle quote. In corso anche lo spin-off delle attività latinoamericane al netto del Brasile, che resta “core market”

Pubblicato il 28 Gen 2020

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Telefónica  ha assunto la banca d’affari Morgan Stanley per trovare un investore che compri una quota fino al 49% della sua divisione Telefonica Tech, creata lo scorso novembre. Si tratta di una divisione B2B che si occupa di cybersecurity, Big data, Internet of things e cloud computing e da cui la telco spagnola si attendeva 2 miliardi di euro di ricavi aggiuntivi (rispetto a quelli del 2019) a partire dal 2022. Lo riporta la testata spagnola El Confidencial.

Il colosso spagnolo delle telecomunicazioni ha varato a settembre un piano di ristrutturazione e approvato in un lungo Cda (48 ore) di novembre una manovra in cinque punti per rilanciare il business e snellire i costi, puntando a generare 2 miliardi di euro di ricavi extra dal 2022. Il piano include la dismissione di parte delle attività in America Latina e la ricerca di partner per altre divisioni (come sta accadendo con Telefonica Tech) per concentrarsi sui mercati e le attività core.

Dismissioni in America Latina

A inizio mese Bloomberg ha riportato che Telefonica ha assunto la stessa banca di investimento Morgan Stanley per condurre un’analisi delle attività dell’azienda in America Latina, dove la telco spagnola ha intenzione di procedere a una serie di spin-off nell’ambito del piano di ristrutturazione. Per facilitare questa cessione di attività Tefonica a novembre ha accorpato le attività locali nella unit Telefonica Hispam, che  include tutte le filiali latinoamericane (Argentina, Cile, Venezuela, Ecuador, Messico, Perú, Uruguay, Colombia) tranne quella del Brasile. A novembre sono state anche create anche la divisione Telefonica Infra dedicata alle infrastrutture di rete e  la unit Telefonica Tech dedicata a cloud, cybersecurity e IoT, un settore definito da Telefonica ad alto potenziale di crescita. Il ceo Jose Maria Alvarez-Pallete aveva detto che queste prospettive di espansione “servono per continuare ad attrarre nuovi talenti tecnologici e potenziali partner“.

Il vasto piano di ristrutturazione di Telefonica ha l’obiettivo di generare oltre 2 miliardi di euro l’anno di ricavi aggiuntivi dal 2022. Ciò sarà ottenuto concentrandosi sui mercati chiave – Spagna, Brasile, Germania e Uk – e effettuando degli “spin-off operativi” delle attività in America Latina.

Secondo quanto ha scritto El Mundo e ha ribattuto El Confidencial si è già fatto avanti un consorzio di imprenditori guidato da investitori colombiani che sarebbe pronto a comprare il 51% di Telefonica Hispam per una cifra equivalente a 10 miliardi di euro. Le trattative sarebbero a una fase iniziale e non esiste alcun accordo al momento.

Nuove emissioni di bond

Telefonica oggi ha anche chiuso due emissioni obbligazionarie per un totale di 1,5 miliardi di euro: si tratta di 1 miliardo in senior bond con scadenza al 3 febbraio 2030 collocati tramite la sussidiaria Telefonica Emisiones con rendimento annuale dello 0,644% e altri 500 milioni emessi tramite Telefonica Europe, sussidiaria olandese, in ‘green’ hybrid bond, senza scadenza,ma riscattabili da maggio 2027, come comunicato al regolatore del mercato azionario spagnolo Cnmv.

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