"L’istruzione interattiva è come il passaggio dal manoscritto al libro stampato. Un balzo in avanti dell’educazione. Un metodo democratico per allargare la base del sapere e selezionare meglio i giovani". Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, in un’intervista di questa mattina a La Repubblica.
"I primi progetti di insegnamento online in Italia risalgono a una ventina di anni fa – spiega il ministro -. Uno degli obiettivi di tale insegnamento è allargare il bacino degli studenti. Negli Usa alcuni corsi hanno registrato 120 mila iscrizioni. Credo che un’iniziativa di portata simile a quella americana debba raggiungere almeno una dimensione europea per funzionare bene. Il punto di partenza esiste già: è il progetto ‘Erasmus for all’ previsto dall’ottavo programma quadro".
L’iniziativa Erasmus, secondo il ministro, è “forse la più efficace di tutte nel formare l’Europa dal basso – aggiunge – Milioni di studenti hanno passato sei mesi o un anno studiando all’estero. Quando tutto iniziò, circa vent’anni fa, le università europee quasi non si parlavano. Poi hanno introdotto dei crediti comuni, si sono creati dei ponti. E’ naturale che tutto questo abbia uno sbocco anche online”.
Uno degli obiettivi, prosegue Profumo, è allargare il bacino degli studenti. “Alcuni corsi online negli Usa hanno registrato 120mila iscrizioni, e 20mila studenti hanno superato i primi esami. Sono numeri enormi”. Un titolo online, per ora, non avrà valore legale.: “Anche gli americani assegnano solo un certificato ai loro studenti online, non dei crediti veri e propri…. Ma le potenzialità sono enormi”.