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Spid passa allo Stato. Il modello sarà la Cie

Nella modifica presentata dal governo al Milleproroghe si affida al Viminale il compito di erogare e gestire l’identità digitale. PagoPA e Poligrafico i partner tecnologici

Pubblicato il 06 Feb 2020

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Spid passa allo Stato. Il governo ha presentato un emendamento al Milleproroghe che identifica nel ministero dell’Interno l’unico identity provider deputato all’erogazione del pin “offrendo, in questo modo, maggiori garanzie sia per quanto concenren l’identificazione dei cittadini sia per la generale sicurezza del sistema di funzionamento dell’identità digitale”.

Al Dipartimento per la Trasformazione digitale spettano funzioni di coordinamento dei profili di integrazione e reingegnerizzazione. Partner tecnologici il Poligrafico e Zecca dello stato, che si occuperà della realizzazione e dell’esercizio del sistema e PagoPA che fornirà servizi informatici per lo sviluppo e l’implementazione.

Per quanto riguarda invece le convenzioni stipulate finora da Agid e gli identity provider (vedi allegato), saranno mantenute in vigore fino alla scadenza prevista. L’emendamento stabilisce infine che non possano più essere stipulate convenzioni di questo tipo.

Contestualmente viene riformulato il Cad, il Codice dell’amministrazione digitale, con l’obiettivo di snellire le procedure legate alla gestione dell’identità digitale.

L’intervento mira, si legge nella relazione illustrativa, a creare uno Spid gratuito, costruito essenzialmente sul modello della carta di identità elettronica, che “nel rinnovato sistema risulta arricchito sotto il profilo tecnologico, con modalità di uso più moderne e sicure”.

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