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Agcom e Garante Privacy, ennesimo rinvio: le nomine (forse) il 27 febbraio

Salta il voto in Parlamento calendarizzato oggi. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo della Camera. Per il Garante il cerchio si stringe su Stanzione. Per Agcom la partita invece è ancora aperta

Pubblicato il 18 Feb 2020

parlamento italiano

Slitta al 27 febbraio il doppio voto di Camera e Senato per la nomina dei componenti dell’Agcom e del Garante della Privacy. Il rinvio è emerso dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. L’ora della seduta verrà concordata in intesa con Palazzo Madama. Inizialmente la seduta era prevista per oggi alle 18.

Per la presidenza Agcom, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si sarebbe espresso a “favore” di una figura “super-partes”, ossia non legata, almeno “formalmente”, ad alcun partito.

Roberto Chieppa, Vito Cozzoli e Roberto Garofoli i tre nomi che stanno circolando nelle ultime ore.

Per Antonello Giacomelli, ex sottosegretario alle Comunicazioni del governo Renzi, si starebbe invece prospettando una poltrona da commissario. Così come per Marco Scialdone, avvocato e docente di diritto e mercati dei contenuti e servizi online presso l’Università Europea di Roma, in quota 5 Stelle.

Per quanto riguarda la Privacy invece ci sarebbe un accordo su su Pasquale Stanzione, giurista ed ex docente di Diritto Privato all’Università di Salerno che, secondo quanto risulta a CorCom ci sarebbe il “via libera” di centro-destra e centro-sinistra.

Il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa, che ha presentato la propria candidatura a riapertura della “partita” a seguito dell’insediamento del governo giallo-rosso, era stato in pole position. Classe 1947, La Russa – su cui c’era la convergenza del centro-destra – sarebbe diventato in automatico il nuovo Garante per effetto del regolamento che prevede l’elezione a Garante del componente più anziano fra i quattro eletti dal Parlamento (due dalla Camera e due dal Senato). Ma a quanto risulta a CorCom è su Pasquale Stanzione, classe 1945, che il centro-destra avrebbe deciso ora di convergere. E il candidato sarebbe gradito anche al centro-sinistra.

Per il collegio si fanno i nomi del professore di Diritto Costituzionale all’Università Bocconi, Oreste Pollicino, e della professoressa Monica Palmirani, coordinatrice del Corso di Dottorato in Law, science and technology all’Università di Bologna.

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