IL TAKEOVER

Tiscali entra nei pagamenti digitali e si prende MistralPay

Raggiunto l’accordo per l’acquisizione del 51% dell’istituto di pagamento europeo. Renato Soru: “Ingresso strategico in un settore in forte espansione, con partner innovativi e visionari”

Pubblicato il 20 Feb 2020

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Tiscali si prende il 51% di MistralPay, istituto di pagamento europeo autorizzato per operare in area Sepa nato nel 2014, specializzato nella fornitura di soluzioni di pagamento a piccole e medie imprese e privati. L’accordo è stato siglato ieri, e prevede che Tiscali versi 200mila euro e si impegni a versare nella società un milione e 800mila euro sottoforma di aumento di capitale entro due anni dal closing, che secondo le previsioni dovrebbe arrivare nella seconda metà del 2020, dopo la finalizzazione della due diligence e degli accordi vincolanti, oltre che la concessione delle autorizzazioni del caso.

MistralPay ha registrato nel 2019 un fatturato da 2,7 milioni di euro, per circa 66mila transazioni gestite per un controvalore di circa 160 milioni di euro.

Una volta conclusa l’operazione gli accordi prevedono che l’attuale Ad e founder di MistralPay, Ivano Porretiello, rimanga alla guida dell’azienda mentre alla presidenza andrà Renato Soru, Ad di Tiscali.

Attraverso questa operazione, si legge in una nota della società, Tiscali entra nel mercato dei pagamenti digitali offrendo agli esercizi commerciali, sia nei canali online sia fisici, innovativi servizi di pagamento. Tra le principali novità il fatto che Tiscali, grazie a un accordo commerciale, distribuirà con il proprio marchio i servizi di pagamento “powered by mistralPay”, sia per la clientela business attuale e sia per i nuovi clienti.

“Dopo aver ripreso a crescere nella nostra attività tradizionale, ritengo sia strategico per Tiscali entrare in questo settore in forte espansione e destinato a diventare maggiormente presente nella vita sempre più digitale di ciascuno di noi – afferma Renato Soru – . Lo facciamo in partnership con delle persone, quali Ivano Porretiello e Stefano Casu, che si sono già dimostrate particolarmente innovative e visionarie nell’avviare con successo una delle prime società, non di estrazione bancaria, del settore. Da parte nostra troviamo naturale applicare l’esperienza maturata nei servizi internet anche al mercato in fortissima crescita dei servizi di pagamento digitale”.

“Sono contento di avere l’opportunità di lavorare con Renato Soru e il suo team su questa aggregazione che ha il potenziale per cambiare il settore – aggiunge Ivano Porretiello – Sono convinto che, insieme a tutte le nostre persone e grazie all’esperienza dei gruppi, potremo creare una società leader nel settore dei pagamenti digitali”.

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