INTERNET

La net neutrality diventa legge in Olanda

Via libera del Parlamento alla norma che vieta ai service provider di bloccare servizi come Voip e P2P. Illegale rallentare la connessione o applicare tariffe differenziate a seconda delle applicazioni che transitano sui network

Pubblicato il 10 Mag 2012

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L’Olanda è il primo paese europeo ad avere una legge a tutela della neutralità della rete. La proposta presentata lo scorso anno, e approvata in via definitiva dal parlamento, vieta ai service provider di adottare tecniche che impediscono o limitano l’accesso a siti web e l’utilizzo di particolari servizi. In altre parole, gli utenti potranno usare Skype o qualsiasi altra applicazione VoIP senza restrizioni, trasformando gli operatori telefonici in “gestori ciechi” di un’autostrada di dati.

Egualmente sarà permesso il traffico P2P, anche se la legge consente agli operatori di limitare la velocità per ragioni di sicurezza o congestione. La nuova legge vieta inoltre sia di rallentare la connessione sia di applicare tariffe più alte per usare applicazioni suscettibili di congestionare le reti a barda larga, con particolare riferimento alle reti in mobilità. Gli internet provider, in definitiva, devono consentire l’accesso alla Rete senza imporre restrizioni alla navigazione, abilitando agli utenti l’utilizzo degli stessi servizi, indipendentemente dalla somma versata per sottoscrivere l’abbonamento. Prima dell’Olanda, nel mondo soltanto il Cile aveva deciso di rispettare per legge la net neutrality.

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