Dropbox mette a segno una trimestrale sopra le aspettative: nel quarto trimestre 2019 i ricavi salgono a 446 milioni di dollari (+18,6%) contro i 443 milioni attesi (dati di Refinitiv) e utili adjusted a 16 centesimi di dollaro per azione contro i 14 centesimi previsti. Gli utenti a pagamento (tra i clienti ci sono anche National Geographic e Spotify) sono 14,3 milioni alla fine del quarto trimestre, contro 14,2 milioni attesi dal mercato, secondo i sondaggi di FactSet. I ricavi medi per utente sono saliti a 125 dollari da 119,6 dollari nel quarto trimestre 2018, poco al di sopra della stima degli analisti (124,8 dollari).
Ancora più soddisfatti gli analisti per l’annuncio di un programma di riacquisto di azioni proprie da 600 milioni di dollari, interpretato come chiaro segnale che le azioni sono al momento sottovalutate e il top management di Dropbox è molto fiducioso sulle future prestazioni dell’azienda, come ha commentato su Reuters l’esperto Rishi Jaluria della società di brokerage D.A. Davidson & Co.
I risultati positivi hanno spinto il titolo dell’11% negli scambi after-hours e poi del 13% dopo la call con gli analisti. Da inizio 2020 il titolo si è apprezzato del 4%.
Segnali di debolezza
Più cauti altri analisti. “I trend sull’uso dell’applicazione sono peggiorati da inizio agosto con i download in calo di circa il 20% nel quarto trimestre”, hanno scritto gli esperti di Bernstein Zane Chrane e Michelle Isaacs. I due analisti hanno un rating equivalente a “vendere” sul titolo di Dropbox. “Gli utenti attivi giornalieri stanno diminuendo a ritmi più alti degli scorsi trimestri e anche la crescita degli utenti attivi mensili è in deterioramento: -20% anno su anno nel quarto trimestre”.
Dropbox cerca di attrarre abbonati offrendo strumenti che permettono di creare e condividere documenti su piattaforme diverse, come Google Docs e Microsoft Office. Ha anche un modello “freemium” con cui i consumatori possono usare i servizi di base gratuitamente ma pagano se vogliono servizi aggiuntivi.
Management ottimista
L’obiettivo per la società californiana del file hosting e cloud storage resta di essere profittevole entro fine anno, ha affermato il co-fondatore e Ceo Drew Houston in conference call con gli analisti. Il Ceo ha fornito una guidance positiva per il primo trimestre 2020 con ricavi compresi tra 452 milioni e 454 milioni di dollari. La cifra a metà della forchetta, 453 milioni, è superiore al consensus degli analisti (Refinitiv), fermi a 448,4 milioni.
Per il 2020 Dropbox si aspetta ricavi compresi fra 1,89 miliardi e 1,905 miliardi di dollari; la metà della forchetta (1,898 miliardi) è leggermente inferiore alle previsioni degli analisti (1,90 miliardi di dollari). Il flusso di cassa libero dovrebbe ammontare a 475-485 milioni di dollari per il full year e arrivare a un miliardo entro il 2024.