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Telemarketing, Agcom e Asscontact insieme contro gli abusi

Nel tavolo di lavoro individuati gli strumenti utilizzati dagli operatori più aggressivi tra cui la second call con il numero di telefono nascosto e le chiamate in Voip. L’associazione: “Serve una legge per arginare il fenomeno e bollino blu per le aziende virtuose”

Pubblicato il 21 Feb 2020

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Asse Agcom-Assocontact contro il telemarketing selvaggio. “La convocazione del tavolo da parte di Agcom per raddoppiare gli sforzi contro il telemarketing selvaggio è utile e strategica – spiega Davide Natale, vice presidente di Assocontact – Utile perché dà l’opportunità di proseguire sul cammino virtuoso già intrapreso con Oic, contribuendo a discriminare e isolare chi non rispetta le regole; strategica perché riunisce allo stesso tavolo tutti gli attori della filiera affinché mettano in campo soluzioni comuni”.

Nell’ambito del lavoro per l’individuazione di nuovi strumenti per contrastare il telemarketing selvaggio l’Agcom ha riunito tutti gli attori della filiera individuando quattro vulnus che vengono abitualmente sfruttati dagli operatori più aggressivi:

  • Second Call con il numero di telefono di chi chiama nascosto
  • Chiamate VoIP
  • Numeri non richiamabili
  • Numeri non iscritti al Roc.

“Resistono delle sacche di malcostume e degli strumenti che sfuggono ancora la regolamentazione e plaudiamo a tutte le iniziative, come questa dell’Agcom, adottate per mettere definitivamente al bando pratiche scorrette e illegali, lesive del rispetto, del diritto e della dignità delle persone, cittadini e lavoratori, e degli outsourcer onesti –  continua il vicepresidente – L’illegalità si fa largo in contesti precari. Solo l’intervento congiunto di tutti gli attori del sistema può dare la stabilità dove costruire tutti insieme nuovi perimetri e nuove regole”.

“Ognuno qui deve fare la propria parte e Assocontact da tempo porta avanti una battaglia per la qualità con l’istituzione del Bollino Blu – conclude – una certificazione di qualità che però ha bisogno del riconoscimento pubblico e di un più ampio alveo normativo nel quale essere canalizzata. Nell’interesse di tutti ci auguriamo che presto si arrivi a una nuova legge di settore”.

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