Sony prova a rientrare in gara sul mercato degli smartphone presentando il suo primo modello 5G, l’Xperia 1 II, uno smartphone di fascia alta che punta sulla qualità della tecnologia dello schermo e, soprattutto, sull’esperienza dell’azienda giapponese nelle fotocamere. Il dispositivo ha una tripla lente e offre impostazioni che avvicinano questo smartphone alle prestazioni di una macchina fotografica professionale.
La presentazione dell’Xperia 1 II è avvenuta online. L’evento avrebbe dovuto tenersi al Mobile World Congress di Barcellona, la più grande fiera della telefonia mobile che però è stata annullata a causa dell’epidemia di coronavirus. La presentazione dell’Xperia 5G e degli altri nuovi modelli di smartphone di Sony è stata dunque trasmessa in streaming. A illustrare il nuovo top di gamma è stato il presidente di Sony Mobile Communications, Mitsuya Kishida. Molte presentazioni previste a Barcellona saranno sostituite da eventi in streaming.
Sony torna a sfidare i big degli smartphone
La speranza di Sony è rilanciarsi nell’arena dei device mobili cavalcando l’innovazione delle reti mobili 5G super-veloci. Secondo l’associazione degli operatori mobili Gsma, il 15% di tutte le connessioni mobili globali sarà 5G nel 2025.
Per Sony al momento le prestazioni sul mercato smartphone sono deludenti. Il colosso giapponese ha riferito un calo di quasi il 16% anno su anno delle vendite di cellulari nel quarto trimestre 2019, anche se la divisione ora è in utile, mentre un anno prima aveva risultati in rosso. Secondo le stime di Counterpoint Research, Sony controlla appena lo 0,3% del mercato smartphone, dominato, come è noto, da Samsung, Huawei e Apple.
La sfida per Sony adesso è recuperare quote sulle rivali asiatiche spingendo su nuovi modelli ricchi di funzionalità a prezzi convincenti. Paolo Pescatore, analista hitech di PP Foresight, ha detto alla testata Cnbc.com che un passo falso di Sony è stato, per esempio, non includere la capacità di realizzare video in 8K nei modelli più nuovi, tanto più che la casa giapponese “ha una grande tradizione nella creazione di contenuti e nello story telling. L’azienda avrebbe tutte le carte in regola per competere eppure resta un passo indietro”.