EMERGENZA Coronavirus

Il Coronavirus affonda le big tech in Borsa, in fumo 250 miliardi di dollari

Alphabet, Amazon, Apple, Facebook e Microsoft, che rappresentano circa un quinto del valore dell’indice S&P 500, colpite dagli effetti dell’emergenza. Le notizie legate in particolare ai casi in Corea del Sud e Italia stanno impattando su tutti i mercati

Pubblicato il 25 Feb 2020

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Forte calo per le azioni dei big del tech, che lasciano in Borsa più di 250 miliardi di dollari durante la giornata di lunedì per effetto del coronavirus e del timore di un rallentamento dell’economia globale.
Le cinque aziende americane più grandi per capitalizzazione di mercato, cioè Alphabet, Amazon, Apple, Facebook e Microsoft, che insieme fanno circa un quinto del valore dell’indice S&P 500, hanno perso un quarto di trilione di dollari contribuendo alla più generale perdita di valore dei titoli presenti sul mercato. In totale lo S&P 500 ha perso più del 3,6% del suo valore.

A fare da acceleratore alle perdite in Borsa del lunedì nero sono state le notizie di una diffusione crescente del coronavirus in differenti parti del mondo: dopo la Cina è stata infatti la volta di Corea del sud, Iran e Italia. Il rischio pandemia è quello che ha spaventato le Borse, anche se l’Organizzazione mondiale della sanità nella giornata di ieri ha precisato più volte che si parla di “epidemia” e non certo di “pandemia”, mentre dalla Cina arrivavano segnali positivi che indicavano che nelle ultime settimane il virus potrebbe aver raggiunto il suo picco di diffusione ed essere in calo.

I titoli sono affondati sulle notizie arrivate dalla Corea del sud secondo le quali l’allarme per il coronavirus avrebbe raggiunto “il più alto livello”. Anche l’Italia ha contribuito segnalando un crescendo di casi scoperti nel paese. Delle 80mila persona sinora colpite dal coronavirus, la stragrande maggioranza rimane comunque in Cina.
Apple, che ha la principale esposizione economica in Cina sia dal punto di vista della produzione che della quota di vendite dei suoi prodotti (segnatamente, l’iPhone), la settimana scorsa ha informato i mercati che non si aspetta di raggiungere gli obiettivi che aveva previsto per la prossima trimestrale a causa dell’impatto duplice del coronavirus.

Le altre aziende tra i big del tech, che hanno una esposizione minore in Cina (e tra l’altro Facebook e Google sono sostanzialmente assenti da quel mercato), sono comunque state colpite indirettamente a causa della paura istillata nell’economia globale che circonda il rischio contagio globale da coronavirus.
I titoli dei big del tech erano già in forte calo venerdì scorso, con Microsoft che aveva perso il 3%, Facebook, Amazon, Alphabet e Apple che invece avevano chiuso attorno al -1.5%, facendo segnare un totale negativo anche all’intero Nasdaq.

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