Il rappresentante dei Radicali in commissione di Vigilanza Marco Beltrandi non intende partecipare alle votazioni per la nomina dei nuovi membri del cda Rai denunciando "assenza di trasparenza" nella selezione e il ricorso "al vecchio unico metodo dei bigliettini". E proporrà analogo disimpegno dei parlamentari Radicali nel voto dell’aula sulla elezione dei nuovi componenti dell’Autorità Garante per le Comunicazioni.
"In mancanza di novità significative almeno nelle metodologie di elezione – ha fatto sapere oggi Beltrandi – annuncio il mio rifiuto a votare i componenti del nuovo cda Rai. E intendo proporre al partito di cui sono parte uguale rifiuto a votare in Parlamento i componenti dell`Agcom nelle prossime settimane.
"Da mesi, anzi da anni, proponiamo come Radicali in ogni occasione – ha ricordato- che in vista delle elezione dei componenti del cda Rai si svolga in Commissione di Vigilanza Rai un lavoro istruttorio preventivo approfondito: presentazione e pubblicazione su internet dei curricula di candidature anche emerse dalla società, audizione di una selezione dei candidati.
Sempre che non sia possibile più, e probabilmente non lo è, una riforma della governance Rai più radicale che la adegui alle necessità. Ma a queste richieste c`è una apparente sordità assoluta della Commissione stessa, del suo Presidente, dell`Ufficio di Presidenza, delle forze politiche in quanto tali, mentre ci sono adesioni a livello individuale di colleghi deputati e senatori, e soprattutto c`è una situazione nell`opinione pubblica di comprensibile non accettazione di metodi vecchi con i nomi degli eligendi sbucati dalle segrete stanze dei partiti all`ultimo minuto sui bigliettini. Bigliettini che umiliano il lavoro dei parlamentari, oltre ai cittadini italiani che i parlamentari rappresentano".